Una gobba anticiclonica azzorriana più pronunciata del normale in aperto Oceano e correnti in quota nord occidentali (tendenzialmente polari marittime fredde), consentono alla vasta saccatura nord atlantica di piegare in area mediterranea e sull’Italia, apportando generali condizioni di maltempo.
Un minimo depressionario (al suolo e in quota) si andrà consolidando nelle prossime ore tra l’alto settore tirrenico e le Nostre regioni settentrionali, venti tempestosi seguiranno l’ingresso della saccatura (specie dalla bocca del Rodano).
Le nuvole e le precipitazioni (anche di forte intensità in giornata prima al Nord-Ovest e poi, con il veloce spostamento del centro di bassa pressione più a est e grazie alla risalita di energetiche correnti sciroccali dall’Adriatico, sul Triveneto) conquisteranno velocemente gran parte della Penisola.
Domani, martedì, con il perno ciclonico in spostamento sul basso settore adriatico, sarà infatti il Sud italico (assieme alle regioni adriatiche) a dover fare i conti con il maltempo. I forti venti di maestrale favoriranno accumuli precipitativi importanti specie lungo i versanti tirrenici sopravento. Temperature in moderata flessione, qualche grado in più sulle regioni settentrionali per il sole ritrovato.
Ma per un rapido miglioramento, ecco un altrettanto rapido peggioramento per il Nord Italia e per le regioni tirreniche.
Il grande motore perturbato atlantico, con perno tra l’Islanda e le Isole Britanniche, approfittando di uno slancio altopressorio azzorriano ora più audace, tiene basso il suo baricentro e si ondula di nuovo sulla nostra Penisola.
Le forti correnti occidentali, sia al suolo che in quota, favoriranno addensamenti e precipitazioni sui versanti tirrenici maggiormente esposti. Piogge anche al Nord, specie al Nord-Est, ma qui anche grazie alla ritornante ciclonica sud-orientale determinata da maglie ondulatorie cicloniche più strette.
Non farà freddo, le correnti nord atlantiche si addolciranno in area mediterranea e anzi, proprio le forti correnti occidentali smuoveranno e trascineranno in serata tra le Nostre due Isole Maggiori termiche nella bassa troposfera (1500 metri circa) dal sapore sub-tropicale africano (+12°C circa).
Tra giovedì e venerdì, ecco che l’alta pressione sub-tropicale dinamica oceanica che si erge sino a sfiorare le Isole Britanniche, provoca un deciso trend ondulatorio meridiano freddo della saccatura nord-atlantica, che si tuffa in maniera decisa in area mediterranea portando con se aria fredda in quota ora tendenzialmente artico-marittima.
Nuova penetrante saccatura e nuova fase ciclonica tirrenica per l’Italia, il maltempo continua. Le termiche nella bassa troposfera presenteranno, specie nella giornata di venerdì, valori compresi tra +2°C/+4°C tra le regioni del Nord e quelle del Centro. Il Sud alle prese con la ritornante ciclonica meridionale più mite dal sapore africano.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello africano
Per GFS, ancora correnti artiche che farebbero breccia in area mediterranea e ancora fasi cicloniche mediterranee e tirreniche a dettare i ritmi del maltempo sull’Italia.
I richiami d’aria più miti, dettati dalle fisiologiche fasi cicloniche tra Mediterraneo centrale e Tirreno, eviterebbero l’arrivo più corposo del freddo in quota. Senza tregua.
Monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Ancora trend fresco e perturbato nord-atlantico?
Ci ritorneremo.