Il calendario ci ricorda che oggi è venerdì 13, tanti superstiziosi avranno modo di inquietarsi. I tanti, tantissimi appassionati di meteorologia, avranno invece modo di apprezzare e ricordare tale data, che ha permesso loro di vedere la neve anche in quelle località sicuramente non avvezze.
E quello che succede in molte aree del Centro e del Sud Italia, interessate dall’importante colata artica di cui abbiamo abbondantemente parlato nei precedenti aggiornamenti.
Nonostante delle interferenze cicloniche nord-atlantiche in corrispondenza dell’Islanda, resiste lo sbarramento operato dall’alta pressione dinamica oceanica in corrispondenza del comparto occidentale europeo. E resiste il trend ondulatorio meridiano freddo sull’Europa centro-orientale, Italia compresa.
Domani, sabato, leggero aumento della pressione e dei geopotenziali sul comparto italico, che più da vicino risente dell’incalzante presenza dell’alta azzorriana. Ma in serata, ritorno di fiamma del freddo in quota, che con un’azione simil retrograda riuscirà a riportare la termica -34°C nella media troposfera (5500 metri circa) in corrispondenza del medio-alto settore tirrenico. La gran parte delle regioni italiane sarà sotto una -32°C (dopo che in mattinata la -36°C abbandonerà le estreme regioni meridionali per tuffarsi sullo Ionio).
Nella bassa troposfera (1500 metri circa), termiche abbondantemente sotto lo zero e comprese tra -4°C/-6°C. Con siffatte temperature, le nuvole che interesseranno le regioni del Centro-Sud, saranno causa di nevicate a quote di bassa collina e anche a livello del mare, specie sul versante adriatico.
Domenica, si scopre un po’ l’Ovest italico, con la -26°C (media troposfera) che in serata si porterà sulla Sardegna. Ancora -30°C/-32°C tra il medio e basso settore adriatico e le regioni meridionali, dove proseguiranno le precipitazioni nevose a quote basse.
Invasiva l’azione dell’alta pressione dinamica oceanica sull’Ovest europeo e sul Mediterraneo occidentale, ma un minimo pretorio sottovento va scavandosi sulla Riviera Ligure di Ponente, segno di un’insistente azione meridiana vorticosa polare oltralpe.
Lunedì, una piccola ara ciclonica insieme a un nuovo nucleo freddo pari a -30°C (media troposfera), si porterà in corrispondenza della Sardegna, dove provocherà annuvolamenti e precipitazioni.
La termica -30°C sarà presente ancora su tutta la fascia adriatica (il minimo di cui sopra agevolerà una nuova lieve azione retrograda del freddo) e deboli nevicate cadranno ancora sulla fascia costiera del medio e basso adriatico appunto, dove spirerà una sostenuta tramontana e gelida (anche -8°C nella bassa troposfera).
Martedì, l’alta pressione costringerà il freddo in quota sempre più a est (la -32°C solo sulla Puglia), mentre il freddo nella bassa troposfera ancora resisterà con valori negativi su gran parte del territorio italico (la -8°c sempre in Puglia). Ancora qualche fiocco in terra pugliese, mentre una nuvolosità di tipo medio-bassa coprirà i cieli dell’alto settore tirrenico, per lo scorrimento di umide correnti sud-occidentali nei bassi strati.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Il Vortice Polare, sempre assai attivo, non concede tregua, e inoculerà in area italica una nuova area ciclonica per il prossimo fine settimana.
L’alta pressione tenuta a bada sul comparto occidentale europeo e continui tentativi ondulatori meridiani freddi direzione Mediterraneo centro-occidentale.
Ma ancora è presto, acquisiamo più elementi.
Il lungo termine secondo il modello americano
Nuova avvezione fredda artico-marittima?
Ci ritorneremo.
Analisi GFS su run 00z.