L’alta pressione delle Azzorre si allunga dall’Atlantico verso la Penisola Scandinava e verso il comparto russo, un ideale Pattern Scandinavo che fa affluire sulla nostra Penisola aria piuttosto fresca in quota dai quadranti nord-orientali.
Lungo i bordi orientali della suddetta alta pressione e all’interno del flusso d’aria fresca che affluisce in sede mediterranea, troviamo un nocciolo d’aria moderatamente più freddo che andrà posizionandosi a fine giornata a ridosso del Nostro arco alpino.
Ed ecco che proprio sul Mediterraneo centro-occidentale andrà scavandosi un’ansa ciclonica, che coinvolgerà non solo le Nostre regioni settentrionali, ma anche il comparto balearico e la Penisola Iberica, facendo affluire sull’Italia umide e perturbate correnti prettamente occidentali.
Si respira nell’aria il profumo della nuova stagione che avanza.
Domani, martedì, il vortice autonomo di cui sopra scivolerà in corrispondenza della Francia, provocando una reazione più decisa da parte del Mare Nostrum.
Si alzerà un’ondulazione ciclonica dalle coste nord-africane che abbracceranno più compiutamente la Sardegna, ma umide correnti meridionali cicloniche raggiungeranno le coste tirreniche centro-settentrionali e il Nord Italia, precipitazioni diffuse.
Il Sud, ancora influenzato dal richiamo meridionale più mite e secco ciclonico, resta in parziale attesa.
Mercoledì, la goccia fredda si porterà tra la Francia e la Spagna, in prossimità del Golfo di Biscaglia.
In prossimità del Golfo del Leone invece, minimo depressionario al suolo (evidenziato nell’immagine dall’ellisse in blu con la B) con corrispondenza in quota (struttura baroclina), che non farà altro che pompare correnti instabili sud-occidentali in quota (più sciroccali al suolo) sulla nostra Penisola. Fase di maltempo.
Precipitazioni di forte entità abbandoneranno nelle prime ore della giornata la Sardegna orientale per approdare sulle regioni tirreniche. Piogge abbondanti anche su tutto il Nord, la piega ciclonica sud-orientale nella bassa troposfera (1500 metri circa) favorirà accumuli importanti sulle zone alpine e prealpine. Prestiamo attenzione.
La sera vedrà precipitazioni in aumento anche sulle Nostre regioni meridionali, specie sulla Sicilia.
Giovedì, la goccia fredda si porterà sulla Penisola Iberica, ma ancora correnti instabili occidentali e una moderata fase ciclonica caratterizzeranno il tempo sull’Italia.
Schiarite più decise solo sulla Sardegna, nuvole e precipitazioni sul resto della Penisola. Decisa attività temporalesca tra medio e basso settore adriatico.
Venerdì, assisteremo all’aggancio da parte dell’attività vorticosa polare tra Groenlandia e Islanda del vortice autonomo spagnolo.
Conseguenza? Nuova ondulazione ciclonica e nuovo guasto meteo sul Mediterraneo occidentale. Intanto, sui bordi sud-orientali della non impermeabile alta pressione sub-tropicale oceanica scandinava, affluiscono moderate correnti orientali (bassa troposfera) sul comparto adriatico, che acuiscono l’instabilità sull’Italia peninsulare.
Dalla notte, nuovo peggioramento sui bacini occidentali italici. Fase autunnale.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Secondo GFS, parrebbe non esserci sosta per il Mediterraneo.
Infatti, l’aggancio depressionario di cui sopra si trasformerebbe in vortice autonomo (goccia fredda) che si porterebbe sulla nostra Penisola, ponendo le basi per una nuova fase di maltempo nel fine settimana.
Nei primi giorni della prossima settimana il tempo andrebbe lentamente migliorando, ma specie sulle Nostre regioni centro-meridionali permarrebbe uno stato di lacuna barica (infiltrazioni fresche balcaniche).
Monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Aria fredda in ingresso mediterraneo direttamente dal vortice islandese?
E’ presto, ci ritorneremo.