Premessa. Questo articolo non è una previsione meteo, ma un commento su ciò che propongono i modelli matematici di previsione nel medio-lungo termine e che analizza le probabilità che si possano verificare alcuni scenari piuttosto che altri. L’ambito geografico di riferimento è quello europeo. L’articolo è indirizzato ad un lettore interessato a capire le dinamiche atmosferiche, e non a chi è unicamente interessato a sapere che tempo farà nella propria località un determinato giorno.
Premesso tutto ciò, passiamo ad analizzare quanto proposto stamattina dai principali modelli matematici per il periodo attorno al 15 settembre.
Nell’articolo di ieri avevamo individuato un possibile elemento di disturbo sullo scacchiere barico europeo, quella goccia fredda sul Mare del Nord che si sarebbe creata di qui a qualche giorno isolandosi dalla circolazione nord-atlantica. Quale traiettoria avrebbe assunto?
Oggi i modelli di previsione sembrano inquadrarla meglio. Effettivamente, come già precedentemente ipotizzato, pare che questa goccia possa inibire la risalita del cuneo subtropicale, che si limiterebbe ad interessare il settore franco-iberico e parzialmente il Nord-Ovest italiano. Tutti i principali modelli, GFS, ECMWF, GEM, sono concordi con questo tipo di evoluzione (cfr. articolo di flash modelli). E’ dopo, per il periodo che ci porta a metà mese, che cominciano a divergere.
ECMWF vede infatti il flusso nord-atlantico continuamente interrotto dall’elevazione dall’Alta Pressione delle Azzorre verso nord, in direzione della Gran Bretagna, che isolerebbe la ex lacuna barica portoghese in una goccia fredda che a sua volta perpetuerebbe la risalita di aria subtropicale verso il Mediterraneo. In sintesi evoluzione calda e anticiclonica.
GFS invece è di tutt’altro avviso. Il flusso nord-atlantico tenderebbe a riagganciare la depressione portoghese e ad interessare tutta l’Europa occidentale, interessando parzialmente anche il Nord Italia e in una fase successiva senza escludere l’attacco più deciso all’area mediterranea. In sintesi possibili nuove perturbazioni.
GEM, pur con una visione d’insieme più simile a GFS, relega però la circolazione atlantica più a nord in un classico moto zonale (da ovest ad est) che lascerebbe sotto l’alta pressione l’Europa Meridionale. Ipotesi di circolazione zonale, mediamente anticiclonica con qualche disturbo sul Nord Italia.
Prevarrà alla fine l’ipotesi MULTIMODEL (media di vari modelli), peraltro molto simile a GEM?
Ciò che ci appare è che sembra si possa essere ad un bivio, tra il ritorno alla circolazione mediamente zonale che viene proposta da GEM (e dalla media rappresentata dal prodotto MULTIMODEL) ed una di stampo più meridiano (come già attualmente), proposta, sia pur in modi quasi opposti, da GFS e ECMWF.
In ogni caso, fino a metà mese non si dovrebbero avere altri periodi fortemente perturbati come quello di questo inizio mese (salvo maggiori interferenze della prossima goccia fredda) e settembre avrà un andamento tipico da mese di transizione tra una stagione e l’altra, con fasi più instabili ed altre più soleggiate.