Un cambio di circolazione è in atto sul cuore del Mediterraneo, grazie all’insediamento di un cuneo di alta pressione che ha così posto fine alla lunga fase dominata dalle correnti settentrionali, i cui effetti residui interessano ancora le estreme regioni meridionali. L’anticiclone è accompagnato da una risalita d’aria più mite (quest’ultima innescata da una depressione sul Vicino Atlantico), le cui propaggini investono già le estreme regioni di Nord-Ovest, quelle meglio esposte dal punto di vista orografico agli spifferi umidi da sud/ovest.
Non dobbiamo dunque attenderci un lungo periodo anticiclonico, in quanto le infiltrazioni umide oceaniche assumeranno sempre più importanza col trascorrere dei giorni, in particolare nel week-end a causa dell’avvicinamento di un’onda ciclonica che farà salire anche un’avvezione calda di diretta estrazione nord-africana, quest’ultima di maggiore rilievo per quanto concerne le regioni meridionali e le Isole Maggiori.
Ad inizio della prossima settimana il cuneo anticiclonico sul Mediterraneo Centrale dovrebbe mostrare un maggiore cedimento, a causa del passaggio di un’onda ciclonica legata alla Depressione d’Islanda, come evidenzia la cartina in basso, riferita al 22 Marzo, elaborata dalle ECMWF. Si noti il cuneo anticiclonico sub-tropicale costretto in parziale ritirata, comunque proteso dal Nord Africa verso il Sud Italia e la Grecia.