Le ultime emissioni modellistiche riducono ulteriormente gli effetti dell’imminente incursione d’aria fredda, il cui nocciolo più consistente lambirà appena la nostra Penisola, interessando più direttamente i Balcani. L’orografia delle Alpi, oltre a fungere da ostacolo all’avvezione fredda, determinerà l’approfondimento di un minimo di pressione orografico, sottovento alle Alpi, e questo sarà all’origine dell’ulteriore accentuazione del gradiente barico con venti di notevolissima intensità tra Tirreno e Sardegna, oltre al Foehn in discesa a raffica su alcune vallate alpine, persino distruttivo ma su zone generalmente non popolate. La mappa in basso riproduce la situazione prevista per questa notte dal modello WRF del Meteo Giornale: il vento sarà l’assoluto protagonista e contribuirà ad acuire il freddo, anche di fronte ad un calo termico meno rilevante delle attese.
La riduzione dell’impatto freddo sulle nostre regioni, specie alle alte quote, produrrà di conseguenza anche una minore probabilità di precipitazioni all’avvento dell’aria fredda, in quanto verranno inibiti i forti contrasti atmosferici. Le precipitazioni nella giornata di Sabato interesseranno in prevalenza il Sud e le Isole, ma con progressivo miglioramento una volta che l’aria fredda tenderà a propagarsi a tali regioni. In questo modo, tranne casi isolati, non si attendono nevicate a quote particolarmente basse.
Ciò che accadrà a nord delle Alpi appare invece di maggiore interesse, in quanto l’impatto delle forti correnti da nord produrrà forti precipitazioni persistenti ed intense da stau (forzata risalita dei venti), man mano nevose fino ai fondovalle. I nostri versanti alpini saranno tuttavia riparati e si troveranno sottovento con la discesa delle correnti favoniche: le zone più settentrionali prossime al confine saranno comunque coinvolte dallo sconfinamento dei fenomeni nevosi. La cartina mostra, attorno a metà della giornata di domani, quali aree saranno più esposte allo sconfinamento delle bufere di neve.
Nei primi giorni della prossima settimana si conferma una rimonta d’aria più mite, annessa ad una nuova saccatura in discesa dalla Francia, e lo slittamento della colata fredda verso i Balcani. Giungeranno piogge al Centro-Sud con neve a quote localmente collinari nella primissima fase dell’evento. In virtù dell’attuale configurazione barica prevista, sul Nord insisterà una componente d’aria più fredda orientale, che potrebbe permettere il consolidamento di un cuscinetto freddo al suolo. Nella giornata di Martedì sono attese precipitazioni sulle zone centro-orientali del Nord, con la neve che potrà giungere fino a bassa quota sull’entroterra ligure e localmente fino al piano sul Basso Piemonte e localmente tra Emilia Occidentale e Bassa Lombardia. Questo è ciò che si evince dalle ultime elaborazioni GFS, ma i modelli continuano a mostrare delle costanti variazioni.
I modelli faticano ad inquadrare bene la situazione barica per l’inizio della settimana: il raffronto dei principali centri di calcolo mostra delle notevoli differenze sull’asse della struttura in quota. Molto più ampie le potenziali differenze a livello del suolo, peraltro determinanti per la distribuzione delle precipitazioni e delle eventuali nevicate fino a quote di pianura su alcuni settori del Nord.