Siamo quasi al giro di boa dell’inverno e ancora non vi è stata l’occasione propizia per le prime vere nevicate in pianura al Nord, a conferma di una stagione fredda per il momento mai realmente decollata. Solo qualche sporadico episodio ha interessato parte delle pianure del Nord-Ovest, ma nulla d’eclatante. Purtroppo sembra che si dovrà ancora attendere, l’imminente cambiamento non sarà infatti accompagnato da raffreddamenti eccessivi, che per il momento snobberanno l’Italia. Torna a spalancarsi la porta oceanica e ad inizio settimana riavremo così il maltempo: sarà un’occasione nuovamente propizia per nevicate copiose sulle Alpi. Il calo termico sarà moderato e pertanto la neve difficilmente scenderà al di sotto dei 600-800 metri, ad esclusione forse dell’estremo Nord-Ovest.
La mappa sottostante (fonte www.meteogiornale.it/mappe) mostra lo zero termico per martedì e notiamo come solo sul Piemonte potrebbero realizzarsi condizioni per nevicate a quote temporaneamente basse, specie durante le precipitazioni più intense. Difficile che possano imbiancarsi le pianure se non qualche sporadico fiocco, non così improbabile invece che la neve possa cadere fin su Cuneo e su qualche zona di fondovalle delle Alpi Occidentali (compresa Aosta). Volgendo lo sguardo in Appennino il clima sarà ancora troppo mite per consentire apporti nevosi degni di nota a quote medie, sotto i 1500 metri. Basti pensare che su molte aree della dorsale appenninica, almeno per le quote medio-basse, le ultime nevicate importanti risalgono addirittura, pensate un po’, allo scorso novembre.