Sarà un week-end davvero di stampo pienamente invernale per quasi tutta l’Italia, poiché entrerà nel vivo la seconda fase ancor più perturbata, per via dei contrasti sempre più acuti fra masse d’aria di diversa origine: attualmente un lago d’aria gelida continentale mantiene il proprio cuore appena a nord delle Alpi ed influenza appieno il Nord Italia. La situazione va però complicandosi per interferenze perturbate più miti da ovest che, scontrandosi con l’aria fredda più a nord, determineranno la genesi di una profonda bassa pressione che si scaverà a ridosso della Sardegna. Questa depressione tenderà a risucchiare il vortice d’aria fredda, determinandone un ingresso sul Mediterraneo attraverso la Valle del Rodano.
Che cosa comporterà tutto questo? Possiamo tentare di spiegarlo attraverso la mappa GFS in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), che evidenzia la variazione termica in quota (a circa 1400 metri) attesa per le ore centrali di domenica rispetto allo scenario attuale. Ebbene, lo spostamento del vortice gelido sul Mediterraneo determinerà un forte raffreddamento nelle prossime 24-48 ore verso Corsica, Sardegna e tirreniche con neve fino a bassa quota, mentre viceversa sono previsti rialzi termici al Nord a causa dello scirocco che risalirà lungo l’Adriatico. Al Settentrione si attende pertanto l’erosione del cuscinetto freddo, con la neve che almeno sulle pianure cederà progressivamente il testimone alla pioggia, tranne che per l’estremo Nord-Ovest.