Nelle ultime ore abbiamo seguito con attenzione la traiettoria del gorgo barico, cercando di carpirne la natura e la potenza.
Nel momento in cui ha toccato le Baleari l’area temporalesca non è stata classificata come TLC e probabilmente si è trattato di un più semplice sistema MCS (mesoscale convective system); ad oggi, osservando la traiettoria, cercando tra i ricorsi storici, si cerca di capire se quando attaccherà le coste italiane potrà classificarsi come TLC o come COMMA.
Cos’è un TLC? Visto che parliamo di questo fenomeno convettivo è bene spiegare in poche righe la sua natura.
Tropical Like Ciclone: ovvero un ciclone mediterraneo del tutto simile(like) a quelli delle zone tropicali.
Struttura a spirale, con occhio visibile, attorniata da nubi torreggianti e moti discendenti di aria calda all’interno del sistema.
Velocità dei venti: in prossimità del vortice si raggiungono facilmente velocità superiori i 100km/h, anche oltre i 130km/h, con temporali intensi, anche supercella, e piogge violenti, con massimi d’intensità di oltre i 400mm/h(rate rain).
Come per i cicloni tropicali, la condizione atta al concepimento di tali fenomeni è l’eccesso di energia termica sopra il mare; questa energia si trasforma in cinetica tramite vorticosi moti ascendenti, con minima dispersione (moti traversali).
Naturalmente, l’aria al di sopra la superficie marina deve essere prossima la saturazione, altrimenti non c’è l’innesco di tali correnti ascensionali.
Ma, detto ciò, non possiamo immaginare che tali condizioni possano bastare! C’è bisogno di un innesco, di una scintilla che nel caso nostro è determinante: area di convergenza nei bassi strati.
In parole povere c’è bisogno di una, anche misera, area di bassa pressione che inneschi i moti verticali. Non interessa, in particolare, il motivo di questa formazione barica al suolo.
A questo punto avviene il fenomeno dell’auto-alimentazione e qui si evidenzia il segreto che da forza e vigore all’intera costruzione convettiva.
L’aria in risalita si raffredda per espansione adiabatica (c’è bisogno che non incontri moti contrari che facciano collassare la struttura o diminuiscano l’intensità), sino a condensare.
Nella condensazione c’è il rilascio di calore latente; quest’ultimo, insieme alla già enorme fonte di calore presente, determina una ulteriore spinta verticale, sino alla fase di congelamento.
Qui c’è un ulteriore dispersione di calore latente ed il sistema, come notiamo, di strato in strato, è autoalimentato e vigoroso.
Se persistono le condizioni ai bassi strati/mare (calore) il vortice inizia a risucchiare energia durante il suo tragitto, sino a scavare un “buco” pressorio spaventoso, capace di venti tempestosi.
Comma: banda nuvolosa a forma di virgola, così assunta per vie delle intense vorticità cicloniche. Spesso è distinguibile una Comma Head (testa) ed una Comma Tail (coda).
Anche in questo caso la fenomenologia è intensa e pericolosa.
Non sappiamo, dunque, cosa accadrà nelle prossime 36-48 ore, nella giornata di Lunedì in particolare, sempre che la traiettoria ed i tempi restino tali.
Per esperienza, più che personale derivante l’esaminazione dei vari “tragitti” di questi vortici, essi si sono spesso spinti verso le coste laziali, con spettacolari fulminazioni sul mare, lambendo il litorale, per poi tornare verso la Campania ed infine la Sicilia.
Sarà, quando toccherà la Penisola, un TLC? E dove apporterà i maggiori danni e le piogge migliori?
Lazio,Sardegna,Campania,Calabria e Sicilia sono di vedetta.