Un debole asse di saccatura è transitato come previsto nella giornata domenicale dal Mediterraneo occidentale verso il canale di Sicilia; ma gli effetti temporaleschi e a carattere isolato si sono verificati sulla Tunisia, con effetti minori rispetto a quanto previsto.
Attualmente si può scorgere un vortice in quota sulle regioni dell’alto Tirreno, ben visibile con l’immagine satellitare nel campo del Vapor acqueo. Esso è inserito in debole “trough” e in una anomalia di Vorticità Potenziale Isentropica .
E’ presente un massimo di avvezione di vorticità a 300 hpa ed un “minor jet streak” con intrusione di aria stratosferica nel suo centro. Altezza della tropopausa è a circa 600 hpa.
Una analoga struttura ben più corposa può scorgersi anche sul basso Ionio e legato al vecchio peggioramento. Banda nuvolosa si arriccia attorno ad un minimo depressionario sul Marocco. L’avvezione calda sovrasta quella fredda nei bassi strati con presenza di una stratificazione instabile del profilo atmosferico.
Successivamente, da metà settimana, la rotazione in senso antiorario dell’asse di saccatura produrrebbe un consequenziale aumento dei geopotenziali sui mari meridionali italiani con Sardegna e Sicilia ad essere interessati da un consequenziale pseudo fronte caldo di origine africana associato ad un discreto aumento termico e ad una nuvolosità medio alta. Questo dopo il transito di un veloce sistema nuvoloso diretto verso i Balcani tra domani e mercoledì con interessamento anche del nostro settore Adriatico.
Nel corso delle prossime ore il vortice in quota dai limitati effetti è previsto in successivo trasferimento verso il basso Tirreno e lo Ionio. Il Laps Rate nella media atmosfera si manterrà neutro; ma questo effetto verrà compensato dall’avvezione di temperatura crescente con la quota dovuto al passaggio del debole asse di saccatura e che avrebbe l’ effetto di “triggering” sulla convezione.
Debole convergenza a basso livello associata ad un modesto contributo umido da SW si attende protendersi dal Mediterraneo occidentale verso il basso Tirreno e le regioni centro meridionali ove inoltre è atteso un aumento del MLCape.
L’azione vorticosa è probabile estendersi nei bassi strati tanto da dare origine ad un relativo minimo depressionario sul Tirreno e che organizzerebbe meglio in un certo senso i sistemi convettivi, coadiuvati da scambi diabatici di calore con i bassi strati, soprattutto nelle ore pomeridiane.