Vortice in quota, identificabile come “Water Vapour Eddy”, visibile solamente con l’immagine nel campo del vapor acqueo ma suffragato da altri parametri, è transitato nella giornata di ieri dal medio Tirreno verso il meridione d’Italia. Esso trovasi posto in un debole transiente ed associato ad un minor jet streak. L’andamento del Q-vector, che associa le velocità verticali con la divergenza, ha dato origine ad un “triggering” per la convezione e che ha trovato sostentamento anche dall’estensione verso i bassi strati dell’anomalia di potenziale isetropica (IPV) con genesi di un relativo minimo depressionario sul Tirreno centrale. Ciò ha provveduto anche ad un richiamo umido da WSW, linfa energetica per i sistemi convettivi.
Il debole “trough” si appresta a lasciare le regioni ioniche diretto verso l’Egeo con associato relativo massimo di vento. Sistemi convettivi a carattere isolato sono possibili ancora su quest’area laddove il moderato Cape si manterrà tale nel sostentamento energetico .
Intenso jet streak lambisce il settore Adriatico diretto verso i Balcani. Intenso minimo depressioario è posto su suo “left exit” ove trova collocazione anche un veloce fronte freddo associato ad una velenosa Short Wave (Onda corta), di tipo diffluente downstream all’asse di saccatura. Ottima convergenza a basso livello.
Forcing quasigeostrofico del Jet streak provvede ad una intensificazione della nuvolosità nella zona di massima divergenza con presenza di un corposo nucleo di PVA (Avvezione di Vorticità Positiva) sia a 300 che a 500 hpa e con aria secca nella media e alta troposfera a intrufolarsi sulla Warm Conveyor Belt con formazioni temporalesche in testa al fronte.
Un buon Laps Rate nella media atmosfera inserito nel flusso ageostrofico caldo nella bassa, provvedono ad innalzare il Cape, con lo shear verticale favorevole alla generazione di supercelle tornadiche su Croazia, Jugoslavia, Ungheria. Lo split del flusso porterà poi ad una parziale dissoluzione della coltre nuvolosa sul lato occidentale del fronte. Data l’angolazione del getto, è probabile una frattura del sistema nuvoloso con la parte principale diretta verso i Balcani, quella meridionale via verso il centro sud, aiutata nella sua relativa azione disturbatrice dall’aumento della vorticità sottovento le Alpi, dunque propensione a generare un relativo minimo depressionario sul Tirreno e a richiamere un flusso umido dal Mediterraneo occidentale. Questa situazione, supporterebbe locali fenomeni precipitativi in formazione sul centro sud e a carattere temporalesco, coadiuvati da scambi diabatici di calore. Sospetti di temporali intensi sussistono anche oggi sulle regioni centrali, sia per un incremento del MlCape, sia per un discreto shear verticale (Umbria, Lazio, Abruzzo).