Dal satellite si notano chiaramente gli effetti del ramo perturbato disceso verso lo Jonio ed il canale di Sicilia, dove si riscontrano diverse figure termo-convettive quali Cb cluster, Ec e due sistemi MCS. E’ interessante osservare sulle coste tirreniche siciliane e calabre l’azione catalizzante dell’effetto stau, con proliferazione di cumulonembi.
Il vero nocciolo freddo, quello in quota, deve ancora entrare.
Per ora è penetrata una massa d’aria fresca alla media/bassa troposfera e bisognerà attendere ancora qualche ora per constatare l’entrata della goccia fredda in quota, disposta da nord-nord/est verso sud-sud/ovest, isolata dallo spanciamento dell’Hp azzorriano.
L’asse di saccatura, così disposto, indirizzerà l’aria polare verso il mar Tirreno dove si svilupperà un minimo intenso, responsabile di un movimento antiorario della struttura che andrà ad interessare il centro-sud.
A causa della disposizione barica al suolo ed al blocco proposto dagli anticicloni, la goccia fredda persisterà per molte ore tra Basso Tirreno/Jonio/Adriatico, con il rischio di ingenti precipitazioni e fenomenologia violenta.
Il nucleo freddo in arrivo avrà condizioni prettamente invernali, con geo-potenziali in flessione e valori termici rigidi; la massa d’aria non avrà particolari condizioni di umidtà e si muoverà sopra la superficie marina. Il passaggio depressionario produrrà un trasferimento di calore dall’acqua verso l’aria diminuendo la stabilità dei livelli superiori con veloce formazione di nubi e rilascio di calore latente. Si dovrebbe avere una condizione superadiabatica nei bassi strati, un forte sprigionamento di energia e una buona dose di energia potenziale (Cold Upper Trough).
La ciclogenesi potrebbe essere completata dalla presenza, prevedibile, dell’instabilità baroclina, in grado di convertire l’energia potenziale in energia cinetica.
In poche parole, perché parliamo di un concetto fisico molto complesso, interverrebbe una forza verticale “a tagliare” il flusso medio (o possiamo dire ad interferire con il vento geostrofico che sposta le masse d’aria in una condizione di equilibrio Coriolis-gradiente), capace di effettuare lo scambio di masse d’aria (calda-fredda).
Si assisterà, con buone probabilità, alla formazione di una area basso pressoria importante che, se coadiuvato da altre forze, potrà anche trasformarsi in TLC, ma è difficile capire oggi l’evoluzione precisa.