Upper Level Low e facente parte di un Omega blocking insiste sull’area balcanica coinvolgendo anche marginalmente l’Italia dove affluisce aria relativamente fredda.
Fronte quasi stazionario in gran parte in avvezione calda trovasi posto sul settore nord occidentale dell’ULL laddove l’altezza della tropopausa trovasi attualmente posta 600 hpa.
Debole forcing dinamico crea uno “stiramento del vortice” con discreta convergenza attualmente presente sul basso Adriatico e vicina area balcanica, laddove discrete appaiono anche le Omega. Permangono dunque su queste aree le possibilità di sviluppi cumuliformi per le prossime 12 ore, anche sulle zone ioniche visti i valori del lapse rate.
Con una “tesa” corrente portante con direzione NW-SE, appaiono facili i transiti di assi di seccatura sul Mediterraneo, con scivolamento verso i Balcani di aree nuvolose e con parziale interessamento anche del nostro Paese. Una debole area di convergenza si muoverà domani ad ovest della Sardegna attivando un modesto richiamo umido da ovest che porterà ad un aumento del MLCAPE.
Ma le possibilità maggiori di inneschi temporaleschi dovrebbero interessare maggiormente il canale di Sicilia e la Tunisia ove è previsto anche un aumento del vento in quota. Lo shear verticale e il forcing dinamico supportano la tesi di sistemi convettivi ben organizzati. Tuttavia spifferi umidi verrebbero richiamati anche dalla nuova onda corta in transito sul medio Adriatico tra domenica e lunedì, linfa energetica per il sostentamento di isolati e possibili cluster temporaleschi che si potrebbero presentare anche sul basso Tirreno.