L’ingresso dalla Francia di una goccia d’aria molto fredda a tutte le quote, nel cuore del Mediterraneo Centrale, andrà ad alimentare l’ulteriore approfondimento di una depressione già attualmente presente che, nella notte fra giovedì e venerdì, sarà presumibilmente collocata tra la Corsica, il Mar Ligure e l’Alto Tirreno. La penetrazione fredda nei medi-bassi strati, associata al nucleo d’estrazione artica, sarà inevitabilmente frenata dall’Arco Alpino: in questo modo sarà così costretta ad aggirare l’ostacolo intervenendo sia dalla Valle del Rodano che dalla Porta della Bora. In genere, in queste circostanze nelle quali l’orografia alpina assume un ruolo così preponderante, l’aria fredda tende a perdere facilmente e in maniera più rapida le sue caratteristiche originarie.
Considerando che stiamo parlando di un nocciolo artico davvero molto consistente (sia per i bassi geopotenziali che per la portata del freddo in quota), i modelli matematici stanno tuttavia continuando a tracciare, anche nelle ultime emissioni, scenari che potrebbero vedere la neve cadere a quote notevolmente basse sulla Sardegna e parte delle regioni centrali, con riferimento anche ai versanti tirrenici. Le precipitazioni continueranno ad interessare anche parte del Nord, tale sarà la potenza di una depressione che inizialmente si approfondirà proprio tra Corsica e Mar Ligure.
Fatte queste doverose premesse, vediamo come il modello MTG-LAM, inizializzato su base GFS, prevede la quota delle nevicate per la notte fra giovedì e venerdì: come chiaramente intuibile dalla rielaborazione, il rischio di neve abbondante fino in pianura riguarderà principalmente il Triveneto e dell’Emilia Romagna (accumuli non sono però attesi sulle coste), mentre tra Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo Sardegna e Lazio centro-settentrionale i fenomeni nevosi potrebbero cadere fino a bassa quota, in genere attorno ai 200-400 metri d’altezza, una quota di riferimento per possibili accumuli in caso di rovesci consistenti. Va tuttavia doverosamente sottolineato come il nevischio, gragnola se non veri fiocchi potrebbero davvero lambire le zone costiere in tutte queste regioni, sempre se le attuali indicazioni modellistiche troveranno conferma nei prossimi aggiornamenti.
Nelle prossime due mappe possiamo vedere la distribuzione delle precipitazioni, riferite all’arco delle 24 ore compreso fra le ore 06Z di giovedì 11 Febbraio e le ore 06Z di giovedì 12 Febbraio: nella prima mappa sono indicate solo quelle derivanti da nevicate, mentre nella seconda mappa sono indicati nel complesso i fenomeni anche piovosi. Dalla mappa dei fenomeni nevosi si possono chiaramente intuire le generose nevicate attese anche a bassissime quote nelle aree indicate delle regioni centrali e della Sardegna, ma ovviamente la dama bianca cadrà con forte enfasi in Pianura Padana. In generale, circa il 70% del territorio nazionale potrebbe avere neve, eppure rammentiamo che il Sud Italia è preso solamente di striscio dall’incursione artica, in quanto il nocciolo depressionario non sarà in grado di affondare con decisione fin sui bacini meridionali.