Il peggioramento che prenderà avvio da giovedì dovrebbe porre sostanzialmente fine all’estate del gran caldo e della stabilità, in coincidenza proprio con l’avvio dell’autunno meteorologico, fissato convenzionalmente per il 1° settembre. Gli effetti del guasto meteo si manifesteranno già da giovedì, ma il calo termico più cospicuo è atteso per il week-end, momento nel quale la depressione in quota, colma d’aria fredda, vagherà sui mari italiani, con perno probabilmente collocato sui bacini di ponente.
La carta posta in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) evidenzia la variazione termica, prevista all’altezza geopotenziale di 850 hPa, per le ore centrali del 1° settembre rispetto allo scenario attuale: notiamo il calo termico su quasi tutta la Penisola, più attenuato al Sud dove resisterà una parziale ritornante d’aria tiepida dal Nord Africa. I massimi della flessione termica dovrebbero aversi sulle Alpi (si affaccerà la prima neve stagionale anche sotto i 2000 metri, specie sui crinali di confine) e sul Mediterraneo Occidentale, ma in parte anche tra Nord-Ovest, Emilia, Sardegna e regioni tirreniche.