Gli anticicloni sempre più dettano legge e spadroneggiano sul continente, dandosi spalla l’un l’altro venendosi in aiuto e riempiendo quei vuoti lasciati magari da un collega, evitando la proliferazione depressionaria, relegata solo al nordatlantico.
In realtà un tentativo del Vortice Polare di penetrare la cortina anticiclonica con una saccatura protesa verso l’Europa occidentale si evidenzia nel week-end prossimo, ma le figure altopressorie non si faranno trovare impreparate e, ad un indebolimento dell’alta oceanica, farà fronte la collega russa, che si rafforzerà sul continente avanzando verso occidente e chiudendo ogni velleità ciclonica prima che essa possa radicare verso meridione.
Unico risultato dell’affondo artico del week-end, sarà la formazione di cut-off iberico, che resterà stazionario fino a metà della prossima settimana, quando, l’avanzata dell’alta russa ne rinvigorirà l’esistenza con apporto di aria più fredda continentale che darà nuova energia al latente vortice in probabile successivo spostamento verso levante.
Nel frattempo in Atlantico la lotta si aprirà tra il Vortice Polare in deciso approfondimento ed intenzionato a riprendere il predominio, e le figure altopressorie già note, alle quali si unirà a dar manforte un’alta pressione di matrice canadese, che chiuderà di nuovo in una morsa la potente depressione polare, che sarà contenuta nelle sue mire espansionistiche ad est, dall’alta russa, ad ovest da quella canadese mentre a sud resterà vigile in pieno oceano quella azzorriana.
Come sempre, un punto debole si palesa nelle figure anticicloniche, proprio nel cut-off iberico in spostamento verso levante, che potrebbe condizionare la seconda parte della prossima settimana sul mare nostrum con un progressivo peggioramento delle condizioni meteo sul sud ed a seguire al centro Italia, mentre il Vortice Polare potrebbe tentare di agganciare successivamente tale minimo, per protendere la sua influenza verso sud, con un marcato peggioramento generalizzato su tutto il bacino occidentale del Mediterraneo sul finire della settimana ed inizio di quella successiva, con un nord probabilmente in pole position per le precipitazioni.
Ma qui siamo troppo in là con il tempo, spingendoci nel lungo termine, campo minato per ogni modello di previsione.
Unica occasione per il nord Italia di vedere qualche debole precipitazione nel breve si evidenzia nel periodo compreso tra la domenica e il lunedì prossimi, quando il tentativo di allungare una saccatura ad ovest del continente del Vortice Polare, creerà condizioni per l’avvento di correnti miti in scorrimento verso le nostre Alpi in quota ed in contrasto con la circolazione orientale al suolo, ma si tratterà di poca cosa e del tutto temporanea, vista la rapida chiusura dello strappo anticiclonico.
Una situazione che tende i nervi alle regioni settentrionali, che da lungo tempo non assistono a precipitazioni degne di nota.
Sempre maggiormente avvantaggiate le regioni del sud, che assisteranno almeno fino a venerdì a deboli precipitazioni a carattere nevoso anche a quote basse, per poi riprendere a livello meteorico da metà della prossima settimana, con nuove piogge e nevicate a quote medie, in probabile estensione al centro, ma con il nord sempre escluso.