La lunga mano della saccatura polare, che ha portato una sferzata invernale durante il trascorso week-end su gran parte delle nostre regioni, continuerà a condizionare il tempo meteorologico nei prossimi giorni. Un nuovo impulso perturbato ha determinato l’approfondimento di un corposo minimo barico di 992 hPa sul Mar Ligure e lo scorrimento d’aria più mite da ovest è responsabile di un graduale peggioramento sul Centro Italia e delle nevicate fino in pianura sul Nord.
Nel corso dei prossimi giorni l’asse della saccatura si spingerà verso il Marocco ed il Mediterraneo Occidentale, ma con nucleo freddo in quota sempre nei pressi del nostro Paese ed una circolazione ciclonica in graduale movimento verso il Tirreno Centro-Meridionale. L’instabilità ed il maltempo interesseranno il Centro-Sud, mentre sul Nord è atteso un ulteriore miglioramento grazie al rapido aumento barico, incentivato dall’espansione dell’Alta Pressione oceanica verso l’Europa Centrale ed i settori alpini.
Il clima sul Nord si manterrà piuttosto rigido per lo scorrimento di masse d’aria piuttosto fredde d’estrazione continentale. Le temperature rigide al suolo potranno trovare un ulteriore alleato nella neve caduta al suolo e nelle inversioni termiche con graduale accentuazione dei fenomeni nebbiosi ad iniziare dalle valli alpine. Questi elementi concorreranno a delle forti gelate notturne, probabilmente di notevole rilevanza per il periodo.
Nel cuore centrale della settimana l’ulteriore avanzamento dell’Alta Pressione di natura atlantica tenderà a strozzare la saccatura fredda, ancora protesa con asse obliquo dalla Russia Europea fino al Marocco, ove tenderà ad arroccarsi un nucleo ciclonico isolato (cut-off). Il consolidamento dell’Anticiclone consentirà pertanto una progressiva riduzione dell’instabilità anche al Centro-Sud, con condizioni meteo in miglioramento.
La tregua sarà tuttavia di breve durata, in quanto una nuova pulsazione meridiana del Vortice Scandinavo si dirigerà già nella giornata di Venerdì verso le Isole Britanniche ed il Golfo di Biscaglia, distruggendo quel tentativo di costruzione anticiclonica dal Vicino Atlantico verso il Mediterraneo. Lo stesso Anticiclone tornerà a ritirarsi molto più ad ovest, in Aperto Atlantico, addirittura fra Groenlandia e coste canadesi.
Le infiltrazioni più miti atlantiche andranno rapidamente a risucchiare quel che resta del vortice freddo giunto sull’entroterra algero-marocchino, con la formazione di un profondo centro di bassa pressione afro-mediterranea, la quale riporterà il maltempo su gran parte d’Italia, specie il Centro-Sud, ad iniziare dalle Isole Maggiori. Lo scontro di masse d’aria diverse sarà acuto e le umide correnti sciroccali richiamate nei bassi strati costituiranno un serbatoio su cui potranno generarsi fenomeni anche di notevole intensità.
Durante il week-end si avrà la progressiva attenuazione della circolazione di Bassa Pressione, ma persisterà una situazione barica, a livello ampio europeo, favorevole agli scambi meridiani, con affondi depressionari diretti verso la Penisola Iberica. Di conseguenza, il nostro Paese sarà esposto al richiamo di correnti più tiepide meridionali (cavo ascendente della saccatura), con clima più caldo e secco sulle estreme regioni meridionali, mentre risulterà più umido e piovoso sul Nord Italia e parte delle regioni centrali, con quota neve molto elevata.
Questo schema barico si protrarrà anche per l’inizio del mese di Dicembre, con correnti miti nord-africane che porteranno ad un clima decisamente tiepido su tutto il territorio nazionale. Dal raffronto dei principali modelli di calcolo, quest’evoluzione appare altamente attendibile: va comunque sottolineato che un eventuale posizione della saccatura perturbata poco più ad est incentiverebbe condizioni meteo maggiormente perturbate, con passaggi frontali più diretti e capaci di sfondare il muro anticiclonico pre-frontale anche sulle regioni meridionali.