Un cambiamento significativo della configurazione barica a livello Europeo a partire dal Ferragosto era già nell’aria da svariati giorni. Infatti, la vasta saccatura fredda presente su buona parte d’Europa non punterà più dritta fin sul cuore del Mediterraneo centrale, ma inizierà ad andare a deviare il suo asse in parte verso la Penisola Iberica.
Questo non può far altro che determinare una risposta inevitabilmente calda di matrice Africana sul Mediterraneo centrale, con principale riferimento sul sud Italia, ove pare certo l’avvento di un periodo particolarmente rovente a partire dai giorni successivi al 15 Agosto.
I dubbi si profilano sulla reale entità ed estensione di tale richiamo caldo in seno alla rimonta sub-tropicale, che potrebbe anche porre una sorta di blocco (muro Anticiclonico sub-tropicale con elevati geopotenziali) all’evoluzione verso E/NE del sistema depressionario in approfondimento verso la Penisola Iberica.
In tal modo, ci si potrebbe trovare di fronte ad un’innaturale insistenza dell’intenso flusso marcatamente caldo convogliato direttamente dal deserto algerino, che non assumerebbe i classici connotati di semplice richiamo dalle caratteristiche pre-frontali. Al riguardo, negli ultimi giorni stiamo assistendo ad un continuo elastico fra i modelli matematici, altro segnale di situazione tutt’altro che predicibile.
Quest’oggi le prestigiose ECMWF di Reading rilanciano nettamente sulla possibilità che una significativa onda calda vada ad invadere gran parte dell’Italia (specie centro-sud) sul finire della prossima settimana, intensificando la prospettiva di durata anche per parte della terza decade del mese.
Dall’analisi a 72 ore, quindi per il Ferragosto, s’intravede un primo affondo depressionario verso la Penisola Iberica, che s’intensificherà nella giornata successiva, con una struttura ciclonica che andrà a posizionarsi sul Golfo del Leone.
In tal modo, sull’Italia si avrà l’avvento di un flusso in quota sud-occidentale, che avrà caratteristiche afro-mediterranee molto calde solo sulla estreme zone meridionali e la Sicilia, con isoterme che supereranno i +20°C all’altezza topografica di 850 hPa.
Per il resto d’Italia, il flusso a curvatura debolmente ciclonica sarà più che altro umido, ma soprattutto instabile, con linea di confluenza fra masse d’aria che determinerà un forte peggioramento particolarmente sul nord Italia, e questo tipo di correnti meridionali promette stavolta bene soprattutto per il settore di nord-ovest.
Anche l’alto-medio Tirreno potrebbe beneficiare favorevolmente di tale situazione, con probabili transiti temporaleschi, in un contesto climatico certamente meno fresco di questi giorni.
La prognosi revisionale fino a 4 giorni è dunque piuttosto attendibile, visto la relativa concordanza fra i modelli matematici.
Diverso il discorso per il medio-lungo termine, basti pensare che già fra il 18 ed il 19 l’emissione degli “spaghetti” (dati NCEP) mostra, ad esempio, per Roma una forbice di ben 15 gradi tra l’ipotesi più fresca e quella più calda, per quanto concerne le termiche a circa 1500 metri d’altezza.
La media generale appare comunque al momento delineare un’anomalia un po’ sopra la media anche per i giorni a seguire sul lungo termine, elevando dunque la possibilità di una rimonta calda più rilevante ed estesa di quanto poteva apparire dalle emissioni del modello americano GFS di ieri.
Anche il nord Italia non può dirsi del tutto al riparo dal rischio del ritorno di una transitoria fiammata calda nord-africana, anche se appare molto più probabile che le regioni settentrionali siano interessate da un flusso più mite sud-occidentale, con passaggi instabili provenienti dalla Francia e dalla Spagna.
In conclusione, il rilancio previsionale del modello ECMWF sia ieri che oggi con configurazione favorevole a richiamo caldo sul medio-lungo periodo, in seno ad elevazione dell’Anticiclone sub-tropicale in affermazione sul sud Italia, non appare più così improponibile, anche se naturalmente per gli aggiustamenti vi rimandiamo a tutti i prossimi aggiornamenti, con gli editoriali e i bollettini di previsione curati dai colleghi.