PRIMA SCIROCCATA INTENSA DELLA STAGIONE La prima parte dell’autunno è stata indiscutibilmente calda, per effetto dei costanti domini anticiclonici di stampo sub-tropicale che non mollavano quasi mai la presa dal bacino del Mediterraneo. Sembrava proprio una stagione segnata, ma poi le temperature hanno iniziato ad abbassarsi per un cambio circolatorio con l’ingresso di correnti relativamente fredde settentrionali, mentre in quest’inizio settimana si sta invece percependo l’effetto di venti sciroccali.
Il richiamo d’aria tiepida nord-africana è innescata dall’avvicinamento della perturbazione, ora sul Mediterraneo, e trae origine semplicemente dall’elevato gradiente barico dell’incombente saccatura ciclonica rispetto all’anticiclone proteso sull’Europa Orientale. Entro le prossime 24 ore le temperature mostreranno una diffusa risalita, per il picco dell’avvezione calda sciroccale: la prima mappa in basso ci mostra l’aumento termico atteso in quota (a circa 1500 metri d’altezza) per martedì 25 rispetto allo scenario attuale. Al suolo gli effetti saranno diversi e variegati: le temperature aumenteranno, come accade in questi casi, principalmente sulle zone sottovento.
Appare evidente il rialzo dei valori più accentuato lungo l’Adriatico ed anche parte del Nord, soprattutto la regione alpina: a proposito del Settentrione l’effetto del maltempo attutirà notevolmente questo rialzo termico, quindi almeno in Val Padana centro-occidentale le temperature non saliranno, ma anzi potrebbero persino calare leggermente o restare stazionarie su valori pienamente autunnali. Ben diverso lo scenario atteso sulle Alpi, con quota neve in repentina risalita ben oltre i 2200 metri d’altezza in particolare sul comparto orientale, ma almeno in una prima fase, soprattutto sulle valli più chiuse e protette di Piemonte e Valle d’Aosta, il limite della neve potrà risultare inferiore.