La pausa soleggiata di quest’inizio settimana è determinata dall’espansione di un lembo della duratura Alta Pressione nord-europea, oramai in deciso arretramento verso ovest e con i massimi barici relegati ad ovest delle Isole Britanniche. Al posto dell’Anticiclone, sulla Penisola Scandinava si va insediando una vasta depressione d’origine polare, i cui effetti man mano si spingeranno verso sud col trascorrere dei giorni.
Prima dei vistosi cambiamenti del week-end, le note meteo più salienti dei prossimi giorni saranno rappresentate dalla marginale influenza di una persistente circolazione depressionaria sulla fascia settentrionale nord-africana, il cui perno resterà arroccato sull’entroterra marocchino.
Tale depressione riuscirà a convogliare correnti umide da W/SW in quota sul Sud Italia, in maniera tale da rinvigorire l’area instabile ivi presente. L’Alta Pressione si mostrerà abbastanza fragile e incapace d’inibire il disturbo perturbato, il quale tuttavia resterà confinato alle estreme regioni meridionali. I maggiori effetti si avranno fra domani e Mercoledì: come si evince dalla carta in basso, nella giornata di domani un nucleo di precipitazioni consistenti è atteso transitare sulla Sicilia Meridionale.
Verso metà settimana aria più umida oceanica tenderà a scorrere su tutte le nostre regioni, specie sul Nord Italia, a causa delle correnti occidentali che precederanno la progressiva espansione verso sud di una sacca depressionaria centrata sulla Scandinavia. L’affondo meridiano sarà favorito dalla contestuale erezione verso nord, lungo i meridiani, dell’Alta Pressione oceanica, la quale andrà a saldarsi con quella presente sulla Groenlandia.
Focalizziamo l’attenzione sul momento in cui il fendente depressionario freddo riuscirà a penetrare fin sulle nostre regioni, previsto a cavallo fra Venerdì 3 e Sabato 4 Ottobre. Il modello GFS propone un ingresso deciso della 552dam fin sul Centro Italia, con asse di saccatura che coinvolgerà maggiormente le regioni adriatiche, penalizzate peraltro dall’intrusione delle correnti di bora nei bassi strati, al seguito della decisa ripresa altopressoria da ovest, soprattutto poco a nord delle Alpi.
I modelli europei ECMWF e UKMO propongono invece ancora una traiettoria leggermente più occidentale dell’asse di saccatura in quota, con la perturbazione annessa che potrebbe pertanto coinvolgere in misura più consistente le regioni del versante tirrenico. Questi stessi modelli confermano la rapidità del passaggio perturbato, a causa di una rapida rimonta dell’Alta Pressione da ovest, che porterà un miglioramento nel week-end.
Addentrandoci ulteriormente nell’evoluzione del medio termine, proviamo a cogliere ulteriori informazioni dalla media proposta dagli “spaghetti, ottenuti mediando le varie emissioni dei 21 membri dell’Ensemble Global NCEP. Prendiamo come riferimento il diagramma riferito alla città di Roma: nell’immagine la linea blu rappresenta il run di controllo, mentre le altre si riferiscono ai cosiddetti “run perturbati” (dati di partenza iniziali modificati) e la media è evidenziata dalla linea scura.
Risulta ancora palese l’incertezza dell’evoluzione del fendente artico, il quale potrebbe ancora deviare la sua traiettoria verso levante, lambendo lo Stivale solo in misura marginale. D’altronde gli spaghetti tendono notevolmente a divergere fra loro in corrispondenza dell’evento: nell’ultima colonna in basso si può notare, nella parte cerchiata, la notevole demarcazione riferita alle temperature a 500 hPa, come spiegato ancor più in dettaglio nella didascalia sotto l’immagine.