Avevamo ampiamente predetto che tutta la prima parte di settimana sarebbe trascorsa sostanzialmente tranquilla in compagnia dell’anticiclone. Questi scenari risultano ampiamente confermati, ma al tempo stesso abbiamo più volte ribadito come le condizioni meteo non sarebbero state sempre soleggiate, in quanto lo scudo anticiclonico non è più quello dei tempi migliori e con questo concetto intendiamo ovviamente il tipico contesto estivo che ci siamo ormai lasciati alle spalle.
Una prima dimostrazione si è già avuta con la penetrazione dell’innocua perturbazione africana, che sta generando attualmente stratificazioni su molte zone della Penisola, soprattutto sui versanti di ponente. Il fronte, transitando all’interno dell’area d’alta pressione, non genera comunque conseguenze e si sta sfilacciando: tuttavia l’anticiclone sta subendo un po’ il colpo e, già parzialmente fragile in partenza, tenderà a divenire ancora più fiacco.
Ne approfitterà così un modesto nocciolo ciclonico in quota, attualmente sulla Francia, destinato a portarsi già nella serata odierna verso i mari nord/occidentali italiani. Dobbiamo dare uno sguardo alle mappe focalizzate sull’Italia, come potrete notare in basso, per individuare questo piccolo nucleo vorticoso in quota che, nel corso della giornata di domani, si dirigerà verso il Meridione.
Il piccolo mulinello ciclonico è accompagnato da aria fresca in quota (isoterme a 5500 metri d’altezza di circa -14/-15°C) e sarà proprio quest’ultima a contrastare con l’aria più temperata ed umida stagnante nei bassi strati, stimolando in tal modo moti convettivi che procureranno rovesci nelle ore diurne di massimo riscaldamento, più probabili lungo le zone interne e a ridosso dei rilievi fra il Sud e le due Isole Maggiori.