Il gelo è di casa sul Nord Europa, ma in questi prossimi giorni d’inizio anno una parte di queste masse d’aria molto fredde si metterà in moto verso sud: una prima sferzata d’aria piuttosto fredda continentale riuscirà a sconfinare verso parte dell’Italia nel prossimo week-end, per poi dar spazio ad un nuovo respiro d’aria più mite che contribuirà ad un altro episodio nevoso, fino in pianura, sulle regioni settentrionali. In quest’analisi proviamo a concentrare l’attenzione sul lungo periodo, ovvero su cosa potrebbe riservare il meteo per il periodo immediatamente successivo all’Epifania, scrutando tra le mappe le possibilità di un interessamento più o meno concreto e duraturo del gelo scandinavo oppure se si avrà l’insistenza di ricorrenti situazioni perturbate. Le soluzioni proposte dai modelli di previsione appaiono molto variegate, pertanto possiamo solo dare cenni di tendenza tutt’altro che dettagliati, data la bassa predicibilità che mostrano le proiezioni ad oltre una settimana.
GFS Il modello americano supporta per l’Epifania la tendenza dell’aria gelida baltico-scandinava a tracimare in senso obliquo verso la Penisola Iberica. Tale direttrice verrebbe innescata, secondo l’ipotesi quest’oggi avvalorata dal GFS dal blocco anticiclonico sul Vicino Atlantico, che tenderà a protendersi verso la Scandinavia come mostra chiaramente la carta in basso, riferita al giorno 7 Gennaio. Lo sfondamento dell’aria gelida ad ovest dell’Italia favorirebbe la formazione di una nuova profonda ciclogenesi sull’Italia, con conseguente maltempo.
La bolla ciclonica a carattere freddo si andrebbe ad insediare sul Mediterraneo Occidentale, alimentata da un fiume di correnti molto fredde continentali ancora attive dalla Russia. Le due mappe che seguono si riferiscono alla tendenza elaborata da GFS per l’8 Gennaio con la forte ciclogenesi sull’Italia, ma per comprendere l’entità dell’aria gelida associata bisogna dare inevitabilmente un attento sguardo alle isoterme ad 850 hPa evidenziate nella seconda mappa rielaborata in basso: possiamo notare un nucleo d’aria davvero gelida posizionato sul Mediterraneo Occidentale e sulla Spagna, ad un passo dall’Italia, con la barriera alpina che contrasterebbe, almeno momentaneamente l’ingresso del freddo anche sulle nostre regioni settentrionali.
Voi lettori vi chiederete: nuova beffa per l’Italia? Tranquillizziamo gli animi, in quanto si tratta d’indicazioni sul lungo termine, palesemente soggette a forti variazioni più o meno positive. Di sicuro, se si dovesse realizzare l’ipotesi GFS, in seguito l’aria molto fredda traslerebbe anche verso la nostra Penisola, ma questo largo giro potrebbe attenuarne non poco gli effetti. Tuttavia, si resta nel campo delle ipotesi e, se osserviamo la proiezione del modello ECMWF per l’8 Gennaio, si nota uno scenario abbastanza differente: il blocco anticiclonico sull’Atlantico sarebbe meno solido, mentre la depressione mediterranea risulterebbe più ingombrante e spostata verso ovest, impedendo pertanto l’ingresso diretto del freddo anche sulla Penisola Iberica, con protezione sostanziale dell’intero bacino del Mediterraneo.