Finale d’agosto col solleone in grande spolvero, questa è la linea che viene confermata dalle prospettive odierne diramate dai principali Centri di Calcolo: nonostante le minacce instabili portate avanti dal volitivo flusso umido oceanico, l’alta pressione non è affatto in vena di scherzi e troverà tutte le risorse necessarie per respingere questi disturbi dal comparto del Mediterraneo Centrale. Un primo tentativo d’intrusione instabile, legato al flusso occidentale convogliato da una profonda depressione sul Nord Europa, è ormai imminente: il cedimento barico, nelle prossime 24-36 ore, si limiterà a lambire appena il Nord Italia, determinando l’insorgenza di qualche temporale più vivace e attivo sulle aree a ridosso dei rilievi montuosi alpini. Nessuna conseguenza sul resto d’Italia, se non un aumento termico dovuto al traino d’aria più calda d’origine nord-africana.
L’alta pressione, senza essere scalfita più di tanto, ritornerà ad irrobustirsi a metà settimana anche sulle regioni settentrionali, per quella che sarà una parentesi di diffusa forte stabilità atmosferica e caldo ovunque oltre la norma stagionale, sebbene senza picchi eclatanti. Una probabile replica del tentativo instabile avvenuto martedì si attende ancora per sabato, anch’esso (cavo d’onda) quindi limitato ad effetti fugaci e passeggeri sul Nord Italia.
In merito all’evoluzione fra il week-end e l’avvio della prossima settimana, le posizioni dei due principali modelli (GFS ed ECMWF) tendono parzialmente a divergere: le carte americane intravedono infatti un ingresso instabile più incisivo sul Nord-Est, con correnti fresche settentrionali che potrebbero portare una parziale rinfrescata anche sul resto d’Italia, specie lungo i versanti adriatici. Di diverso avviso sono invece le elaborazioni di Reading, che riducono l’entità del probabile passaggio instabile del week-end, vedendo una successiva rapida rimonta dell’anticiclone di matrice afromediterranea, con caldo persistente in grande spolvero su quasi tutta l’Italia.