Focalizziamo l’attenzione sull’ormai imminente raffreddamento, dovuto all’ingresso di una circolazione fredda da nord/est, richiamata dal vortice ciclonico in fuga verso le regioni meridionali. Data la vicinanza dell’evento, possiamo approfondire il discorso nei dettagli. La mappa che vi mostriamo indica le isoterme attese per il pomeriggio di domani, venerdì 5 Marzo: molto significativo il colpo di coda invernale, con valori di -10°C/-12°C sui settori alpini, la -8 che entrerà lungo l’Adriatico fino al nord delle Marche, la -6 che coinvolgerà l’Abruzzo, l’Umbria e le zone centro-settentrionali adriatiche. Molto più limitata l’avvezione fredda al Sud, specie sulle Isole Maggiori.
Trattandosi di un tipico ingresso freddo dalla Porta della Bora, saranno pertanto le regioni adriatiche a risentire maggiormente impatto di quest’avvezione fredda di matrice scandinava. Inevitabile sarà l’ammassamento delle correnti umide sui versanti adriatici sopravvento dell’Appennino, laddove sono attesi fenomeni da stau con nevicate localmente significative. Non mancheranno sconfinamenti sull’Umbria e sul Reatino, ma in seguito anche sull’entroterra appenninico campano. Come possiamo notare sulla seconda mappa (riferita alla seconda parte della giornata, la fenomenologia tenderà a scivolare più verso meridione, liberando così quasi tutte le Marche, con l’accentuazione dell’ingresso freddo alle basse quote.
Il limite delle nevicate potrà scendere molto in basso, anche a quote di bassa collina. La mappa della previsione della quota neve si riferisce al pomeriggio. L’ingresso della parte più massiccia del freddo coinciderà tuttavia con un miglioramento, per questo appaiono molto difficili ed improbabili dei seri sconfinamenti nevosi fino alle pianure di Romagna, Marche ed Abruzzo.