Fino a metà settimana il ciclone mediterraneo non toglierà il disturbo e proprio la sua evoluzione estremamente lenta esporrà parte dell’Italia (le regioni centro-meridionali) all’azione perturbata con possibili precipitazioni di entità significativa. Tuttavia, è interessare scorgere ciò che potrà accadere nel seguito dopo metà settimana: riuscirà l’anticiclone a riportare il bel tempo? Probabilmente sì, solo in parte, in quanto l’evento saliente potrebbe essere costituito da un brusco calo delle temperature.
GFS Il modello americano preannuncia la prima seria offensiva invernale sull’Europa Nord-Orientale, associata ad un profondo vortice freddo collocato tra la Penisola di Kola ed il Mare di Barents. L’aria fredda coinvolgerà gradualmente le pianure russe, la Bielorussia , la Polonia e l’Ucraina. Nel fine settimana, lo sbilanciamento dell’anticiclone oceanico verso la Penisola Scandinava potrebbe determinare lo scivolamento di parte dell’aria fredda verso ovest per impossessarsi con più decisione del Centro Europa, fino a lambire le aree settentrionali italiane.
ECMWF Evoluzione sostanzialmente confermata dal modello europeo, per il quale la retrogressione fredda del week-end dall’Europa Nord-Orientale s’annuncerebbe ben più marcata, stante la formazione di un minimo barico sulle regioni centrali italiane fra sabato e domenica. Una massa d’aria piuttosto fredda si ammasserebbe sul lato settentrionale alpino, per poi sfociare parzialmente attraverso la Porta della Bora.