Prima di dedicare la dovuta attenzione all’evento freddo “in costruzione” per il periodo natalizio, ora sarà un Anticiclone dal cuore caldo ad assumere un ruolo da protagonista sulle nostre regioni, spazzando via nubi e precipitazioni che ancora localmente insistono sul Sud. Diverse saranno le conseguenze dovute al posizionamento dell’Anticiclone, i cui massimi sono attesi in posizionamento sulla Francia: aria più mite sarà convogliata dai quadranti settentrionali verso le nostre regioni di ponente, ulteriormente riscaldata nei medi-bassi strati dalla forzante orografica alpina. Le zone adriatiche e le regioni meridionali risentiranno invece di una marginale componente d’aria più fresca, d’origine scandinava.
Il periodo soleggiato e sostanzialmente buono perdurerà anche per i primi giorni della settimana. Il cambiamento giungerà invece tra Natale e Santo Stefano, per via del movimento dell’Alta Pressione euro-atlantica verso le latitudini scandinave, tanto da riuscire a formare un ponte con la simil figura di matrice russa. Si avrà una rottura dello schema precedente, con le incursioni fredde non più dirette verso i Balcani, ma attratte a muoversi con moto retrogrado verso le nostre regioni.
Dalle ultime novità emerge molto chiaramente come il Nord Italia dovrebbe essere più direttamente colpito dalla fiondata gelida che colpirà anche parte dell’Europa Centro-Occidentale. Dal punto di vista delle precipitazioni, non si prevedono al momento fenomeni molto rilevanti, ma nevicate da stau fino in pianura non mancheranno su Emilia e Piemonte. Una ciclogenesi mediterranea, in approfondimento nei pressi della Sardegna, impedirà all’aria molto fredda di sfondare con decisione verso le regioni meridionali e le Isole, ma in compenso vi potranno essere occasioni per nuove piogge e situazioni di maltempo, anche se ogni previsione appare al momento ancora prematura.
Di quanto caleranno le temperature? A conferma della notevole entità dell’afflusso freddo attualmente previsto, lo scarto termico alla quota di 850 hPa potrebbe superare abbondantemente i 10 gradi su buona parte delle regioni settentrionali, rispetto alla situazione attuale. Se a questo aggiungiamo che, nel corso delle prossime 24-48 ore, è previsto un ulteriore incremento termico al Nord, ecco che il crollo termico risulterà persino maggiore di quello che si può osservare in questa mappa.