Il freddo e l’instabilità hanno coinvolto l’Italia portando persino il ritorno straordinario della neve con accumulo su Roma, ma appaiono tuttavia ben poca cosa rispetto allo scenario presente al di fuori dei nostri confini. Un lago d’aria molto fredda insiste infatti su gran parte delle nazioni dell’Europa Centro-Occidentale, come appare molto chiaramente dalla mappa che evidenzia le attuali isoterme all’altezza di 850 hPa, parametro fondamentale per avere un’idea tangibile dell’andamento termico anche al suolo. Questa presenza d’aria così rigida (si tratta d’isoterme mediamente comprese fra i -8°C ed i -10°C) è dovuta al recente scivolamento dalla Scandinavia di un nocciolo d’aria gelida artica che poi ha perso potenza attraverso i mari italiani e portandosi ora sui Balcani. Resta dunque in eredità questo freddo piuttosto potente che avvolge le nazioni centro-occidentali europee, in particolare la Francia.
Ma vediamo in breve quel che accadrà? Come per l’Italia, si profilano influenze decisamente più miti anche sul contesto europeo: la mappa che vi mostriamo sotto mette in evidenza la prevista variazione delle termiche ad 850 hPa da oggi al 18 Febbraio; ebbene, appare eloquente un deciso riscaldamento non solo sul bacino del Mediterraneo, ma anche su tutta la fascia centro-occidentale dell’Europa.