L’anno 2009 si chiuderà all’insegna della mitezza, a causa delle interferenze d’aria d’origine sub-tropicale. La rimonta d’aria calda, come possiamo apprezzare dalla proiezione GFS per domani (la prima mappa in basso), sarà principalmente innescata da quell’affondo ciclonico che osserviamo immediatamente al largo della Penisola Iberica sul Vicino Atlantico. Il modello americano conferma così, all’apice dell’onda calda, isoterme addirittura di +18°C ad 850 hPa in Sicilia.
La traslazione della saccatura ciclonica verso est cambierà nettamente le carte in tavola per inizio anno. Come si può osservare dalla proiezione GFS, riferita a Capodanno, l’asse della saccatura si porterà sulla nostra Penisola, facendo convogliare correnti più fredde di provenienza atlantica. Risulta molto interessante notare l’esteso blocco anticiclonico a latitudini polari, che favorirà una possibile recrudescenza del freddo sul Nord Europa.
Questa fase di passaggio all’anno nuovo vivrà così di sbalzi termici estremamente rilevanti sul cuore del nostro Paese: l’anomalo riscaldamento di fine anno sarà infatti sostituito da masse d’aria ben più fredde, sospinte da una sostenuta circolazione occidentale. In questa mappa possiamo vedere come per Capodanno, rispetto alle 24 ore precedenti, si avranno diffusi cali termici, anche superiori ai 10 gradi (all’altezza isobarica di 850 hPa) sulle regioni affacciate al Basso Tirreno, la Calabria e la Sicilia.
LUNGO TERMINE La prima decade di Gennaio forse ci restituirà un po’ di normalità con meno spazio per queste rimonte d’aria così calde. Molto incerte le proiezioni attuali per il periodo attorno all’Epifania, ma freddo e neve non sono ipotesi totalmente da escludere. Nella mappa in basso vediamo l’ipotesi d’irruzione fredda, con profonda ciclogenesi mediterranea, stilata dal modello GEM per l’Epifania, una soluzione che non è certo ancora scartabile a priori.