L’alta pressione ha preso possesso dell’Europa centro-occidentale e si è allungata a proteggere finalmente anche l’Italia. Oggi qualche disturbo si attarderà sulle estreme regioni meridionali, ma la tendenza è ad un netto miglioramento anche in queste zone.
Lo scenario europeo è però destinato a cambiare. Le perturbazioni atlantiche tenderanno nei prossimi giorni ad erodere l’alta pressione sul suo bordo nord-occidentale e a riportare le perturbazioni nell’area britannica e poi anche in quella franco-tedesca.
L’abbassamento del flusso zonale atlantico si ripercuoterà anche sull’Italia, dove da metà settimana avremo un aumento della nuvolosità sul Nord e sui versanti occidentali, con qualche pioggia che potrà lambire l’arco alpino. Ma poi l’alta pressione tenderà a riconsolidarsi, questa volta con un’appendice azzorriana ben distesa lungo i paralleli.
Solo dopo il 10 maggio avremo un probabile e più deciso attacco nord-atlantico, che promette tuttavia d’essere passeggero.
E le ipotesi africane di cui avevamo dato conto nei precedenti articoli per dopo la metà di maggio? Il modello GFS continua a far vedere qualcosina in merito ma anche a procrastinarlo ulteriormente nel tempo, segno che le possibilità di realizzo sono al momento piuttosto scarse.