Siamo ormai a fine novembre, manca pochissimo all’inizio dell’inverno meteorologico ed ancora non si è mai presentata l’occasione propizia per le prime nevicate stagionali in Val Padana: prima il lungo autunno di caldo anomalo ed ora i primi impulsi artici che tuttavia vanno a privilegiare, sotto l’aspetto delle nevicate, le regioni del versante adriatico, in quanto sul Nord le nevicate si verificano in concomitanza di altri fattori e non sotto vere avvezioni fredde meridiane, considerando soprattutto il fatto che le Alpi proteggono il Nord Italia dalle irruzioni nordiche. Per il fine settimana la situazione muterà e il flusso freddo dai Balcani allenterà la morsa, mentre giungerà una saccatura dal Nord Europa, sospinta da nuova aria moderatamente fredda.
La genesi di un minimo barico sul Ligure (posizione e traiettoria molto incerte) potrebbe essere responsabile di un peggioramento che, stante l’aria fredda adagiatasi nei bassi strati ed in parte richiamata da est, consentirebbe la possibilità di nevicate da cuscinetto anche in pianura, a causa dell’aria umida messa in moto dal vortice. Si tratta di un’evoluzione ancora molto poco definita e da monitorare: la mappa sottostante (fonte www.meteogiornale.it/mappe) mostra le termiche prevista per sabato 30 all’altezza isobarica di 850 hPa, localmente fino a -4/-5°C, e quindi ai limiti per consentire, in virtù delle precipitazioni previste, le prime imbiancate stagionali in Val Padana, specie su Nord-Ovest ed Emilia, ove il cuscinetto freddo è generalmente più rilevante.