E’ da tempo che si discute sull’eventuale cambio di guardia post-natalizio ed in particolare sulla realizzazione di scenari prettamente invernali ad opera di una poderosa irruzione artica. Inizialmente fu il modello americano GFS a crederci, seppur a singhiozzo, ma venne snobbato dai “colleghi” europei. Da ieri, invece, anche uno dei più autorevoli modelli continentali ha iniziato a fiutare qualcosa: stiamo parlando di ECMWF.
La rielaborazione grafica che vi proponiamo è stata realizzata servendosi di una delle mappe dell’ultima corsa modellistica: quella della mezzanotte. Siamo al termine di dicembre e quel che emerge da un’attenta osservazione è la presa dinamica azzorriana in Atlantico. L’elevazione dovrebbe realizzarsi grazie all’uscita di un profondo Vortice Ciclonico dagli States orientali, elemento quest’ultimo che sta rappresentando l’incognita di più complessa interpretazione per tutti i principali modelli.
Qualora venisse confermata tale ipotesi, un nucleo molto freddo del Vortice Polare si estenderebbe verso sud, pilotando una massiccia irruzione artica destinata ad incidere – forse pesantemente – anche nel cuore del Mediterraneo. La tesi è supportata da tutti i principali centri di calcolo ed è per questo che ora assume una valenza non trascurabile. Peraltro un abbozzo in tal senso lo si potrebbe osservare fin da Santo Stefano, tramite una prima sciabolata fredda che seppur in rapido transito servirebbe a rendere il clima natalizio decisamente più consono al periodo.