L’ingresso perturbato ormai alle porte presenta in linea teorica delle modalità simili con l’ondata di maltempo che si era avuta il 5 Febbraio, quando le intense precipitazioni abbattutesi avevano apportato peraltro importanti nevicate diffuse e sorprendenti su gran parte delle regioni di Nord-Ovest, senza risparmiare nemmeno la città di Milano. Stavolta l’afflusso d’aria più mite ha decisamente sgretolato ogni velleità del cuscinetto freddo nei bassi strati, tuttavia la dinamica perturbata potrebbe favorire ingenti nevicate di forte intensità fino al piano (400-500 metri) tra il cuneese e l’entroterra ligure savonese. L’ondata perturbata sarà incernierata attorno ad una depressione molto profonda, prevista nelle ore centrali di venerdì collocata sul Mar Ligure, come possiamo individuare su questa mappa.
Ora vi mostriamo le precipitazioni attese per domani, con il coinvolgimento diretto nella spirale perturbata di tutto il Nord e delle regioni centrali del versante tirrenico. La neve cadrà abbondante solo sulle Alpi, ma vi suggeriamo di fare attenzione agli accumuli ingenti attesi sulle Alpi Marittime ed in genere sul cuneese.
L’area del cuneese e dell’entroterra ligure savonese sarà quella dove le nevicate potrebbero cadere a quote basse, fino al piano, grazie ad una migliore posizione orografica protetta dalle interferenze d’aria più mite nei bassi strati. Le intense precipitazioni potrebbero peraltro incentivare l’abbassamento della quota neve fino al piano, trattandosi peraltro di una ciclogenesi alimentata da masse d’aria polare-marittima in quota. In questa mappa ad alta risoluzione sono indicate le quote neve per le ore centrali della giornata di domani: si vedono chiaramente le limitate sacche fredde che potrebbero far scendere la neve fino a quote molto basse sulle aree già citate.