Maggio è partito su binari di maltempo decisamente insoliti per il periodo, ma la ferita che si è aperta sul Mediterraneo e sul Vecchio Continente rischia di compromettere le condizioni meteo ancora per diverso tempo. La configurazione barica che ha preso piede tra l’Atlantico e l’Europa dovrebbe infatti rimanere poco evolutiva anche nel corso della prossima settimana: l’anticiclone delle Azzorre non si espande e si corica lungo i paralleli, ma resta al contrario eretto lungo i meridiani oceanici, lasciando strada libera all’azione di una vasta saccatura europea guidata dal Vortice Polare.
Questa situazione di sostanziale impasse favorirà ancora intensi scambi meridiani, caratterizzati proprio dalla discesa ulteriore d’apporti d’aria artica sul lato occidentale della saccatura (parte occidentale dell’Europa), mentre aria molto più calda di matrice sub-tropicale verrà stimolata a risalire dal Nord Africa verso parte del Mediterraneo Centro-Orientale, Grecia, Turchia e Mar Nero. L’Italia rischia di trovarsi ancora nel mezzo, ovvero nella scia di contrasto fra le masse d’aria di differente origine, con conseguenti condizioni d’instabilità che si manifesteranno con maggiore facilità sul Centro-Nord. Le regioni meridionali andrebbero a risentire invece dell’azione più calda sub-tropicale, anche se l’anticiclone africano punterà la sua roccaforte di stabilità un po’ più ad est.