Il quadro circolatorio sull’Europa Mediterranea resterà contrassegnato da uno schiacciante predominio anticiclonico probabilmente ancora circa per un’altra settimana, sebbene da ovest dovrebbe riuscire ad avvicinarsi con molta fatica un’area ciclonica che apporterà infiltrazioni d’aria umida ed instabile, soprattutto sulle regioni di ponente e sulle due Isole Maggiori. L’entità di questo peggioramento andrà comunque ancora attentamente valutato con attentamente alla luce dei prossimi aggiornamenti. Gli scenari a larga scala potrebbero mutare in marcato negli ultimi giorni del mese, con le correnti perturbate che potrebbero trovare nuovamente un varco verso il Mediterraneo.
Tutto scaturirebbe, secondo GFS, dalla disposizione di un blocco anticiclonico sui meridiani in Aperto Atlantico fino alla Groenlandia, che farebbe sprofondare un’ampia saccatura nordica in Europa, alimentata da correnti fredde di matrice artica (la mappa in basso mostra l’evoluzione ad oltre 10 giorni per il prossimo 29 ottobre, fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo). Trattandosi di una tendenza ancora così lontana, è molto presto dare ora indicazioni sull’effettiva disposizione dei centri barici, anche se sembra che la tendenza per i giorni a cavallo fra fine mese e festività d’inizio novembre possa davvero vedere i primi consistenti impulsi freddi dai connotati quasi invernali poter giungere davvero anche verso l’Italia: se sarà un’entrata dalla Porta della Bora o dalla Valle del Rodano lo vedremo strada facendo.