Ieri e l’altro ieri proponemmo degli approfondimenti basati sull’analisi di un modello che sintetizzava le ultime emissioni disponibili di due tra i più autorevoli centri di calcolo mondiali. ECMWF (europeo) e GFS (americano) apparivano sostanzialmente concordi nelle loro visioni: inizialmente votate al consolidamento estivo, in seguito indicanti la prosecuzione dell’estate dinamica.
Stamane, invece, abbiamo scelto di eseguire una comparazione perché in grado di offrirci soluzioni differenti. Quell’accordo succitato è venuto meno e nel lungo termine si contemplano ipotesi differenti. L’estate, in questa prima decade di agosto, avrà modo di esplicarsi con più facilità ma dovrebbe sottostare ad un rapido passaggio temporalesco a cavallo tra il 6 e il 7 del mese. Dopodiché ecco apparire due scenari apparentemente contrapposti.
Iniziamo dal modello americano GFS. Come si evince dalla mappa successiva, dell’11 agosto, l’affermazione anticiclonica sarà consistente e capace di tenere a bada le velleità islandesi. Depressione d’Islanda che appare, comunque, sempre in gran forma.
Proseguendo con l’osservazione della mappa europea ECMWF notiamo chiaramente una maggiore ingerenza atlantica, imputabile anche in questo caso ad una Depressione d’Islanda vigorosa. La saccatura indicata in figura, dopo aver implementato una fiammata africana su alcune delle nostre regioni, potrebbe isolare un Vortice Instabile a ridosso dell’Italia e il successivo impatto andrebbe a destabilizzare – pesantemente – il cammino della stagione estiva.
Ovviamente trattasi di long range, o lungo termine, ragion per cui da qui a qualche giorno ci aspettiamo naturali aggiustamenti di tiro che potrebbero riguardare o l’uno o l’altro modello. E di conseguenza condurci alla realizzazione di una o dell’altra ipotesi.