Come sottolineammo qualche giorno fa, analizzando una singola corsa del Modello Americano GFS, l’affidabilità previsionale a lungo termine era tale per cui il cambio di pattern indicato andava sicuramente preso in considerazione. La minor distanza temporale contemplata dai Modelli Europei non consentiva l’univocità di vedute, ma qualche cenno invernale consistente si scorgeva anche in ECMWF.
Ed è per questo che l’analisi odierna verterà sull’ultima emissione disponibile del Modello Europeo: quella della mezzanotte. Per descriverne i possibili risvolti occorrerebbe una giornata, in questa sede riteniamo opportuno evidenziare gli elementi più significativi. Anzitutto la presa dinamica dell’Alta delle Azzorre, che dopo alcuni tentativi a vuoto si avvarrà di una modifica sostanziale nella struttura del Vortice Canadese. L’azione meridiana coinciderà con l’ingresso, sull’ovest Europa e nel Mediterraneo, di saccature nord atlantiche via via più fredde.
Altro elemento essenziale: il gelo presente sull’Europa orientale. La carta ci mostra la configurazione barica europea, ma se guardassimo l’emisferica noteremmo l’espansione dell’Alta Russo-Siberiana verso ovest. E come non citare lo sviluppo di un’Anticiclone Polare? L’intrusione d’aria calda sul Circolo Polare Artico, ad opera dell’Onda Subtropicale Pacifica (nota anche come Wave 1) trafiggerà il Vortice Polare come una lama calda nel burro tant’è che alcuni Modelli ne contemplano addirittura lo Split (separazione in più nuclei).
Ora, a prescindere da quel che accadrà in Italia – da non escludere che le succitate saccature nord atlantiche possano sfociare in una irruzione Artica rilevante – è chiaro che la mappa allegata ha delle potenzialità enormi. Possiamo affermare, con discreta sicurezza, che l’Inverno sta per iniziare anche in Europa e che i risvolti sul nostro Paese potrebbero essere importanti.