L’area ciclonica atlantica, sempre ancorata poco a ovest delle Isole Britanniche, favorisce l’insistere in area mediterranea di un campo altopressorio dai chiari connotati sub-tropicali africani.
La nostra Penisola invero non è immune da episodi instabili, specie al Nord grazie agli spifferi atlantici e occasionalmente al Centro, dove deboli correnti settentrionali in quota spezzano i fragili equilibri troposferici.
Ma in generale sul comparto mediterraneo centro-occidentale e sulla nostra Penisola incomincia a far piuttosto caldo, grazie all’azione subsidente dell’alta pressione afro-mediterranea.
Domani, giovedì, non grandissime variazione al suddetto spartito barico.
Le temperature a 850 hPa (1500 metri circa) saranno più o meno uniformi e comprese tra +18°C/+20°C sulla più parte delle regioni centro-meridionali. Solo sul settore alpino termiche di +16°C.
Rovesci sparsi ancora sul settore alpino, con probabili sconfinamenti in area padana. Qualche temporale anche sui rilievi centro-meridionali peninsulari.
Farà caldo, le temperature al suolo presenteranno valori anche superiori ai +32°C.
Venerdì, area ciclonica atlantica ora centrata sulle Isole Britanniche mostrerà un’azione più ficcante verso il cuore del Vecchio Continente.
Una struttura frontale a carattere freddo lambirà il nostro settore alpino occidentale, favorendo un nuovo input instabile che coinvolgerà le regioni settentrionali.
Sul resto d’Italia, bel tempo e piuttosto caldo, con occasionali rovesci nelle aree interne peninsulari del Centro e del Sud.
Alta pressione afro-mediterranea che riceve manforte oceanica, in un siffatto trend zonale imposto dall’area perturbata atlantica in sicura azione sul centro-nord Europa.
Sabato, ancora le regioni settentrionali lambite e destabilizzate dal passaggio di una struttura frontale a prevalente carattere freddo transitante sul centro-est europeo.
Per il resto, sarà ancora una giornata calda e stabile (eccezion fatta per qualche occasionale rovescio sulle aree interne centrali), grazie all’insistenza e alla subsidenza (compressione dell’aria calda verso gli strati più bassi) di un indisturbato regime altopressorio.
Domenica, filotto di minimi pressori schierati per paralleli, faranno bella mostra di se sul centro-nord europeo, esaltando il trend zonale.
Sempre calda e placida alta pressione sul comparto mediterraneo centro-occidentale, fresche interferenze oceaniche solo sul comparto alpino e padano.
Sempre molto caldo sia al suolo che in quota, con termiche nella bassa troposfera comprese tra+18°C/+20°C.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Il medio periodo visto dal GM americano, propone sempre un’attività ciclonica oceanica piuttosto attiva, con ondulazioni meridiane che favoriranno in ambito mediterraneo continui ritorni di fiamma africani.
Solo il Nord parzialmente interessato parrebbe da refoli freschi atlantici.
Intorno alla fine della prima decade agostana, probabili ingerenze più vive oceaniche approcceranno il Mediterraneo settentrionale.
Vedremo.
Il lungo termine secondo il modello americano
Ondulazione meridiana fredda vorticosa polare a tagliare in due in senso meridiano il Vecchio Continente, con coinvolgimenti perturbati anche per la nostra Penisola?
Troppo presto chiaro, continuiamo a monitorare il trend evolutivo.
Ci ritorneremo.