Il modello americano che esaminiamo, conferma la fase fredda a cavallo tra il 25 e 26 dicembre che interesserà in specifico le Nostre regioni centrali e settentrionali, ma con l’aggiunta di apprezzabili novità per il proseguo della settimana. Esaminiamole insieme.
Detto di una vigilia di Natale d’attesa e piuttosto stabile, nella giornata di Natale il Tempo andrà rapidamente peggiorando sulla più parte delle regioni italiane.
L’alta pressione dinamica oceanica perfezionerà la sua azione di blocco stringendo la mano alla sua collega russa e permettendo con la costruzione di un ponte, il Ponte di Weikoff, che aria assai fredda dai quadranti orientali scivoli sul suo bordo meridionale raggiungendo la nostra Penisola.
L’ingresso dell’aria gelida balcanica, stimolerà l’approfondimento di un minimo pressorio tra la Corsica e il Mar di Sardegna, motore ideale che andrà a pompare aria più umida e tiepida che ufficializzerà la fase di maltempo italica.
Tale bassa pressione, avrà il merito di proteggere dal freddo con i sui tiepidi venti sciroccali da ritornante ciclonica, le regioni del medio e basso settore tirrenico, le regioni meridionali e le due Isole Maggiori.
In serata, forti venti orientali segneranno l’avanzata di gelide termiche nella bassa troposfera (1500 metri circa) specie al Nord (anche -10° sul Triveneto, -8°C in Pianura Padana) e sul medio e alto versante adriatico (tra -6°C e -4°C).
Precipitazioni abbondanti al Centro e al Sud, dove assisteremo ad un intensificarsi dei fenomeni sul comparto ionico. Nevicate sui rilievi appenninici centrali intorno ai 1000 metri di quota, specie quelli riguardanti i versante adriatico, più esposti alle forti correnti da est. Al Nord, qualche fiocco a quote basse su Alpi, Prealpi e Appennino settentrionale.
Ed eccoci alla giornata di Santo Stefano.
L’aria gelida balcanica sfonderà con più decisione sulla Penisola, non riuscendo comunque nell’intento di inglobare tutte le regioni italiche.
Nel corso della giornata, un blocco d’aria gelida evolverà in cut-off sul Mediterraneo occidentale, attirato dalla ciclogenesi radicatasi in ambito balearico.
Ma un altro minimo secondario agirà nei pressi delle coste occidentali siciliane, alimentando il richiamo tiepido al Meridione, ma incrementando altresì le precipitazioni sul comparto ionico. Nuvole e piogge anche sulle regioni centrali e sulla Sardegna.
La neve cadrà a quote di bassa collina sulle aree interne centrali peninsulari, mentre al Nord viene leggermente ritrattata la veloce ma tempestosa evoluzione nevosa che avrebbe dovuto interessare la più parte della Pianura Padana. Le correnti orientali favoriranno il Nord-Ovest e in special modo il Piemonte, neve sino al piano.
Nella media troposfera (5500 metri circa), veloce passaggio della -28°C tra alto adriatico e alto settore tirrenico (prima della suddetta evoluzione in cut-off balearico), mentre nella bassa troposfera avremo termiche sino a -12°C sul basso Piemonte.
Ma ecco che tra la giornata di sabato e quella di domenica si consuma il colpo di scena. Il freddo non molla la presa ed anzi torna alla carica per finire l’opera già iniziata, interessare la totalità delle Nostre regioni.
Il minimo secondario di cui sopra si è nel frattempo approfondito e portato più decisamente in area ionica, evoluzione barica questa che favorirà l’ingresso più diretto dell’aria gelida balcanica.
Domenica, nucleo gelido nella media troposfera sino a -34°C tra medio e alto settore adriatico in evoluzione sulle regioni centrali peninsulari. Nella bassa troposfera, tappeto gelido più uniforme sulla Penisola, con punte di -10°C al Nord, sino a -6°C al Centro e sulla Sardegna. Ancora leggermente riparate le estreme regioni meridionali, per la costante presenza del minimo pressorio sullo Ionio.
Neve sino al piano su vaste aree peninsulari, forti e gelidi venti da est nord-est specie su Adriatico e alto settore tirrenico.
Seguiamo con attenzione gli sviluppi nelle prossime ore.
Il medio termine secondo il modello americano
Nuova irruzione gelida che evolverebbe in cut-off nei pressi della Sardegna, primi giorni della prossima settimana tra nuvole e precipitazioni insisteranno specie al Centro e al Sud.
La quota neve vedrà un progressivo innalzamento con l’evoluzione del cut-off tra dalle coste settentrionali africane verso lo Ionio, prima di essere riassorbito da un nuovo sussulto ondulatorio meridiano freddo giù verso l’area balcanica.
Monitoriamo con attenzione questa delicata fase meteo.
Il lungo termine secondo il modello americano
Fase poco chiara e assai poco convincente. Ci avvarremo di più elementi.
Ci ritorneremo.