Importante ondulazione meridiana fredda dalle cuneiformi caratteristiche e dal centro motore binocolare presso il Golfo di Biscaglia, continua a dettare i tempi regolando l’afflusso sulla nostra Penisola di umide quanto miti correnti libecciose e conseguenti strutture frontali.
Si conferma un periodo favorevole alle precipitazioni, specie per il Centro-Nord.
Tra questa notte e le prime ore di domani, una linea frontale a prevalente carattere freddo andrà a posizionarsi sulle regioni centrali e sul basso Tirreno, relative piogge che abbandoneranno precocemente la Sardegna. Mentre al Nord sarà attiva la parte occlusa del fronte, con fenomeni instabili che proseguiranno fino a tarda sera.
Questo perché varierà leggermente l’asse di penetrazione del veemente Split Polare, il quale affonderà in maniera più decisa e perpendicolare in area iberica, ritirando pian piano il cavo d’onda dalle regioni centrali verso quelle settentrionali, zone dove maggiore risulterà nelle ore serali un’avvezione di vorticità positiva.
Domenica, saccatura atlantica che dopo essersi fatta, come da copione, desiderare, destabilizzerà il Mediterraneo centro-occidentale con il suo carico di aria fresca in quota.
Come una lama tagliente, con la classica azione a pendolo, spingerà l’attacco frontale atlantico verso il comparto occidentale italiano, in serata aumenteranno le precipitazioni sulle regioni centro-occidentali settentrionali e sulla Sardegna.
E l’ingresso di aria più fresca oceanica nel bacino mediterraneo, stimola sempre un sussulto ondulatorio termico particolarmente tiepido sul nostro Meridione: temperature che nella bassa troposfera (850 hPa, 1500 metri circa) saranno comprese tra +18°C/+20°C su Sicilia e Calabria.
Lunedì, saccatura oceanica che non riesce a sfondare con decisione in area mediterranea, traslerà quindi a mò di pendolo verso il comparto europeo centro-settentrionale (importante minimo prssorio sia la suolo che in quota posizionato in Baviera), impegnando più attivamente e come spesso accaduta in questa umida fase atlantica, il Centro-Nord.
La -24°C all’altezza geopotenziale di 500 hPa (5500 metri circa), approccerà il Nord-Ovest e la Sardegna settentrionale, mentre il Sud sarà sotto l’influenza della -14°C, perennemente impegnato con la più calda e secca ritornante sud-occidentale del getto polare.
Martedì, in mattinata, si paleserà un rinforzo del flusso zonale sul bordo settentrionale dell’alta pressione sub-tropicale oceanica con classica evoluzione a cut-off della saccatura atlantica tra le regioni del Nord e il centro-est europeo.
Questa evoluzione barica farà si che vi sia un ingresso dal Golfo del Leone di fresche correnti in quota nord-occidentali, le quali finalmente porteranno non solo una decisa rinfrescata ma anche instabilità e precipitazioni per le regioni meridionali, in specifico sul comparto tirrenico.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Mentre l’area ciclonica (cut-off) verrà risucchiata dalle logiche vorticose polari russo-scandinave, infiltrazioni d’aria fresca in quota settentrionali manterranno condizioni instabili sulle regioni centro-meridionali, almeno sino alla giornata di giovedì.
Più a ovest, nel frattempo, l’alta pressione sub-tropicale oceanica con il valido e caldo aiuto in quota africano, va scaldando la Primavera sul comparto mediterraneo centro-occidentale, abilmente protetto da nuove e perturbate incursioni atlantiche.
Prossimo fine settimana dalle tinte pre-estive probabilmente, grazie alla collaborazione africana in area mediterranea e sulla nostra Penisola, incentivata e pungolata da una nuova ondulazione meridiana fredda in aperto Oceano Atlantico.
Periodo stabile e tiepido?
Il lungo termine secondo il modello americano
Le maniche corte sino alla fine di Aprile, rimetteremo il giubbino nei primi giorni di Maggio?
Nuova stilettata atlantica?
E’ ancora presto, avremo modo di ritornarci.