Prosegue in queste ore l’azione fredda dello Split Polare giù verso le Isole Britanniche, Il Belgio, l’Olanda, le coste atlantiche tedesche, la Francia e la Penisola Iberica. Su di noi, come risposta, attive intense correnti meridionali sia nella media che nella bassa troposfera, le quali hanno portato le tanto attese piogge al Nord.
Azione fredda resa possibile da uno slancio altopressorio sin su verso le terre d’Islanda. Notiamo poi come sull’Europa orientale e sul comparto russo-balcanico stazioni un campo di pressioni alte e relativamente livellate, chiaro il contributo sub-tropicale in quota, e che ciò costituisca un blocco significativo all’avanzata orientale dell’azione atlantica.
Ora, un rinforzo del flusso zonale sul bordo settentrionale della struttura altopressoria oceanica causerà, nelle prossime ore, un taglio netto, all’incirca a metà strada, della saccatura polare, causando l’isolamento in quota di una goccia fredda che dalla Penisola Iberica andrà ad insinuarsi in ambito algero-marocchino.
Sino alla giornata di domenica, grazie a un significativo cedimento dei geopotenziali in quota e alla presenza di un minimo al suolo che svarierà in corrispondenza del Nord Italia, precipitazioni interesseranno le regioni settentrionali (in specifico Triveneto, dove saranno presenti nei bassi strati umide correnti sciroccali in risalita dall’Adriatico) e quelle centrali, sia adriatiche che tirreniche. Meno coinvolte in questa fase le regioni meridionali.
Intanto, sempre nella giornata di domenica, una nuova erezione altopressoria oceanica sin su verso l’Islanda, sarà causa di una nuova energica azione meridiana del Vortice Polare verso la nostra Penisola.
Speranzoso minimo in risalita dalle coste africane settentrionali, andrà posizionandosi nella giornata di lunedì sulle regioni centro-meridionali. Ma una vigorosa spallata dell’alta pressione azzorriana, che ha poi deciso di spanciarsi sull’Europa occidentale e centrale, farà est-shiftare il freddo affondo polare sull’Europa orientale e sul comparto russo-balcanico.
Sull’Italia, instabilità e precipitazioni impegneranno in maniera marginale le regioni adriatiche.
Il medio termine secondo il modello americano
Alta pressione oceanica protagonista.
Andrà ad occupare buona parte dell’Europa centro-meridionale, piegando giù in area balcanica.
Si intensifica il flusso zonale sull’Europa centro-settentrionale e anche il Vortice Polare pare dare più vigore alla sua azione, irrobustendo la sua fitta ragnatela fredda. In attesa di ripristinare il flusso ondulatorio meridiano, lite motive di quest’ultima fase meteo.
Ricorderemo la goccia fredda nell’entroterra africano. Bene, approfittando dell’azione non del tutto stabilizzante dell’alta oceanica in propensione mediterranea, cercherà di ricamarsi uno spazio da protagonista proprio sul Mare Nostrum.
Già nella giornata di martedì, in concomitanza con correnti che nella media troposfera saranno tendenzialmente sud-occidentali e con correnti invece più fresche e instabili che nella bassa troposfera saranno decisamente orientali (scorreranno lungo il bordo meridionale dell’alta oceanica in propensione italica), potrebbero verificarsi precipitazioni importanti sulla Sardegna e marginalmente sulla Sicilia occidentale.
Bene, la goccia fredda potrebbe poi beneficiare di fresche correnti in quota dalla depressione britannico-islandese, andando ad acquisire più forza. Si creerebbe così una perturbata ciclogenesi italica, fase piovosa per la nostra Penisola.
Non il freddo, ma almeno preziose piogge sì.
Il lungo termine secondo il modello americano
Lungo termine che presupporrebbe l’affermazione sull’Europa centro-meridionale di un regime altopressorio stabile di matrice prettamente oceanica, alti e solidi i geopotenziali in quota.
Tentativi meridiani freddi ad ovest e ad est della forte campana anticiclonica, giù in pieno Oceano Atlantico e in area russo-balcanica.
Poi correnti fredde in quota preparerebbero un nuovo corridoio in seno all’alta pressione, una strada per una nuova avvezione artica ad opera di una fredda depressione scandinava in area mediterranea. Sarà così?
Ma chiaramente torneremo sul lungo termine.