L’ultimo nocciolo freddo di questa serie balcanica abbandona stancamente le Nostre regioni nord-occidentali. Aumenta la pressione sul nostro Paese e le temperature in quota si fanno via via meno rigide, presentando un deciso aumento specie sul versante tirrenico.
L’alta pressione dinamica oceanica si è in queste ultime ore ritratta maggiormente in ambito europeo. Sfruttando l’evoluzione barica, due ondulazioni meridiane fredde vorticose polari si tuffano una in pieno Atlantico e l’altra dalla Russia giù verso Turchia e Mediterraneo orientale.
Correnti piuttosto fresche continuano ad affluire dalla porta balcanica scivolando sul suo bordo meridionale verso la nostra Penisola. Direttamente interessati il Nord e il comparto adriatico. Neve sino al piano al Nord-Ovest e area di confluenza al Sud e tra le nostre due Isole Maggiori, dove saranno presenti le precipitazioni più consistenti.
Domani, martedì, Tempo che andrà lentamente migliorando sulla nostra Penisola. Ancora addensamenti nuvolosi al Nord-Ovest con qualche fiocco a bassa quota, nuvolosità ma sparuti fenomeni sul versante adriatico, mentre al Sud e sulle Isole Maggiori (specie su Sicilia) i fenomeni più importanti.
Mercoledì, la cellula altopressoria oceanica incomincerà a mostrare il fianco all’attività vorticosa polare, indebolendosi.
Ricorderete del nucleo gelido, cut-off, che ha interessato con la sua traiettoria il Nord-Ovest.
Bene, dopo aver lasciato l’Italia, ha trovato stabile dimora in Francia, Stato dal quale ha incominciato ad attirare sempre più le attenzioni di più miti e umide correnti atlantiche dirette anche verso la nostra Penisola.
E allora Tempo in nuovo peggioramento sulle regioni nord-occidentali, dove lo scorrimento di aria più mite dai quadranti sud-occidentali provocherà nevicate anche prossime al piano. In assenza infatti di un deciso cambio circolatorio, difficilmente si può scalzare l’aria fredda dal catino padano. Termiche nella bassa troposfera (1500 metri circa) tra -4°C/-5°C.
Dalle prime ore di giovedì, primo giorno del 2009, andrà scavandosi un minimo pressorio al suolo tra Baleari e Golfo del Leone, che andrà a dar manforte al minimo in quota agente in prossimità del suddetto cut-off, ora scivolato sul sud della Francia.
Piogge decise specie sulle regioni tirreniche centrali, ma nubi e fenomeni che interesseranno gradualmente anche il Sud. Al Nord, inizialmente, ancora nevicate in pianura.
Venerdì, 2 gennaio, cut-off che scivola in area balearica e minimo al suolo, dalle chiare fattezze barocline, posizionato dinanzi tra Corsica e Sardegna.
Maltempo allora che si concentrerà al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Nevicate sui rilievi appenninici, ma a quote superiori ai 1000 metri.
Dall’Est europeo si intravede una nuova colata gelida mirare il comparto italico e mediterraneo, attirata dall’area ciclonica responsabile del maltempo sulla nostra Penisola.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Il modello americano vede una intricata fase preparatoria che ci condurrebbe verso una fase fredda e votata al maltempo, con una profonda ciclogenesi tirrenica.
Un’Epifania dal Tempo decisamente perturbato sulla nostra Penisola, ma saremo più precisi nei prossimi aggiornamenti, avendo a disposizioni più elementi.
Monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Ancora maltempo e gelo artico sulla Penisola, ma è chiaramente presto, ci ritorneremo.