Qualcuno storcerà il naso, ne siamo certi, perché trattasi di un’unica emissione – l’ultima disponibile – del modello matematico americano GFS. Ma quel che vorremmo fosse chiaro è che non si tratta di una previsione a lungo termine (tra l’altro questi stessi scenari vengono proposti dal modello – benché a corrente alternata – già da qualche tempo), bensì di un’analisi volta a spiegarvi quel che si sta scrivendo da giorni. Ovvero che verso metà gennaio si potrebbero intravedere le prime, vere dinamiche invernali anche in Italia.
La mappa che vi mostriamo fotografa quei movimenti di cui s’è detto anche stamane e che trovate riassunti a questo LINK. Dopo una pulsazione calda sul Pacifico, destinata a indebolire ulteriormente il Vortice Polare, potrebbe innescarsi un’impennata dell’Anticiclone Atlantico (quello delle Azzorre).
La spinta meridiana innescherebbe una reazione a catena: aria mite verso il Polo e colata gelida alle medie latitudini. Stavolta si tratterebbe d’aria artica, il cui obbiettivo finale potrebbe essere rappresentato dal Mediterraneo. Ovviamente non è possibile, al momento, addentrarsi in dettagli impensabili. Ciò che conta, dal nostro punto di vista, è che certi movimenti emisferici potrebbero effettivamente andare in porto. Staremo a vedere…