Ondulazione meridiana artica che cerca di farsi via via più ingerente in ambito mediterraneo, alta pressione dinamica oceanica con gobba larga impegnata a sfiorare le coste islandesi e groenlandesi, situazione esplosiva.
Vediamo insieme, in base agli ultimi aggiornamenti, come legge questa delicata fase meteo il modello americano.
Sino alla giornata di Venerdì, la fredda e intensa azione ciclonica russo-scandinava, cercherà di catapultare le sue fredde attenzioni sulla nostra Penisola, ma ancora senza ottenere risultati soddisfacenti.
Questo poiché l’alta dinamica oceanica con la sua irruenta azione va a coinvolgere parzialmente la porzione occidentale delle Isole Britanniche e quella di Francia e Spagna, non consentendo alla poderosa saccatura polare di avere al momento un’efficace asse di penetrazione.
Così, nel corso della giornata di giovedì, sul Triveneto farà la sua comparsa la -32°C a 500 hPa (5500 metri circa), ma freddo che nella media troposfera compirà un’azione parzialmente retrograda, richiamato dalla capricciosa rivoluzione ciclonica nord-europea, la quale si presenterà con una configurazione barica simil-binocolare (due importanti minimi sia al suolo che in quota centrati uno in prossimità della Penisola di Kola e l’altro a sud della Penisola Scandinava) e con asse sud ovest – nord est tesa a favorire il comparto centro-settentrionale del Vecchio Continente.
Nella bassa troposfera, il freddo subentrante in questa prima fase avrà vita leggermente più lunga. Nel pomeriggio di venerdì infatti, termiche di 0°C o leggermente inferiori all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa), resisteranno tra la Sardegna e il comparto tirrenico e appenninico centro-meridionale. Ma anche qui repentina scaldata, in attesa del successivo raffreddamento.
Tra venerdì e sabato, approfittando di un’erezione altopressoria oceanica dinamica più cuneiforme e incisiva sin su verso il comparto meridionale groenlandese, lo Split Polare raddrizzerà il tiro scivolando con il suo carico di freddo in maniera più diretta verso il Mediterraneo centro-occidentale.
Sabato, geopotenziali in quota assai bassi ricopriranno tutto il Nord Italia, interessato anche dal ritorno di una -30°C circa a 500 hPa. La -25°C a tagliare le regioni centrali e la Sardegna, minimo al suolo in formazione in prossimità della Liguria e nuovo mantello di termiche pari o inferiori a 0°C a 850 hPa che avanzerà su regioni centro-settentrionali e Sardegna, traghettato da forti correnti da ovest-nord ovest nella bassa troposfera.
Domenica, Pasqua, nelle ore serali, minimo barico in trasferimento sulle regioni centro-meridionali adriatiche ed evoluzione barica che consente un ingresso più deciso dell’aria molto fredda di artica estrazione alle varie quote sulla nostra Penisola.
Tra la notte di Pasqua e le prime ore di Pasquetta, termiche a 500 hPa tra la -34°C del Nord Italia e la -30°C che interesserà le regioni centrali, mentre nella bassa troposfera si andrà dalla -4°C/-5°C delle regioni settentrionali e della Sardegna, alle termiche ancora di poco positive presenti sulle estreme regioni meridionali.
Situazione esplosiva, quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Il graduale spostamento del minimo in area balcanica, favorirà, secondo gli attuali intendimenti del modello americano, la concentrazione del freddo sia nella media che nella bassa troposfera sull’ Italia peninsulare, settore adriatico in pole (la -40°C a 500 hPa potrebbe lambire l’alto Adriatico e il Triveneto!).
Già dalle ore centrali di martedì, chiaro recupero pressorio e dei geopotenziali in quota a partire dal Piemonte, dalla Sardegna e dalla Sicilia sud-occidentale. E anche il freddo nella bassa troposfera andrà attenuandosi a partire dal comparto più occidentale italiano dalla giornata di mercoledì prossimo.
L’alta sub-tropicale oceanica spingerà in area mediterranea, garantendoci via via maggior protezione. E probabile forte scaldata nella bassa troposfera sul bacino mediterraneo occidentale all’inizio del prossimo week-end.
Il lungo termine secondo il modello americano
Al momento difficilmente decifrabile, monitoriamo con attenzione.
Ci ritorneremo.