La giornata di domenica chiuderà il cerchio su questa lunga fase che ha visto sull’Italia fronteggiarsi le masse d’aria sub-tropicali con quelle artiche. Le conseguenze sono state sotto gli occhi di tutti, nell’arco di questi ultimi giorni a cavallo fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre: il caldo, con livelli persino estremi, ha privilegiato il Sud, mentre sul Settentrione si sono avute le condizioni a tratti ideali per alcuni episodi di neve, i primi della stagione fino in pianura.
Ora stiamo per andare incontro ad una drastica rimonta d’aria tiepida, coadiuvata da un flusso portante piuttosto incisivo da sud/occidentale, investirà le nostre regioni risalendo con efficacia verso il Nord, ove si avrà una veloce fase di disgelo dopo le possibili residue nevicate da cuscinetto freddo attese nella prima fase del peggioramento sulle regioni di Nord-Ovest. In seguito prevarrà la pioggia con neve solo sulle Alpi ad alta quota, mentre sul Centro-Sud lo scenario sarà molto più tranquillo e decisamente mite.
L’attenzione è però puntata sulle successive manovre invernali attese a partire da metà settimana, subito dopo la festività dell’Immacolata. Una colata artica muoverà velocemente i passi dalla Penisola Scandinava, discendendo sul cuore dell’Europa Centro-Orientale. Le incognite sull’evoluzione sono legate alla precisa traiettoria, da cui dipende anche il coinvolgimento più o meno diretto dell’Italia.
Ricordiamo anzitutto che la nuova discesa artica dovrebbe scaturire da un importante blocco anticiclonico nord-atlantico, il cui motore principale non sarà più in Groenlandia, ma probabilmente posizionato fra le l’Islanda e le Isole Britanniche. Da monitorare anche la lacuna ciclonica poco al largo delle coste portoghesi e del Marocco, che potrebbe mettere in crisi la base dell’anticiclone. La corrente a getto in uscita dal ramo ascendente del vortice polare canadese potrebbe tuttavia riuscire a dare linfa vitale all’anticiclone nord-atlantico e garantire dunque una maggiore spinta propulsiva alla colata artica meridiana in scorrimento sul bordo orientale dell’anticiclone.