A parte le incertezze sull’eventuale coinvolgimento dell’Italia, sembra sempre più probabile che mezza Europa possa andare incontro ad un severo raffreddamento all’inizio della seconda decade del mese, a causa di una colata d’aria gelida di probabile estrazione continentale davvero notevole il periodo. Le premesse di quel che accadrà stanno già iniziando a concretizzarsi già ora, quando stiamo assistendo al consolidamento di un nucleo freddissimo del Vortice Polare tra Russia e Penisola Scandinavia (nell’Artico Russo gelo già eccezionale, leggi qui). Bisognerà però attendere che si sviluppi un blocco anticiclonico sull’Atlantico, per far veicolare l’aria molto fredda d’estrazione russo-siberiana sul cuore del Vecchio Continente con moto retrogrado tale da coinvolgere anche il comparto occidentale.
Le ultime proiezioni evidenziano come dal 10 marzo l’alta pressione in Atlantico possa salire di latitudine, andando ad unirsi con una cellula anticiclonica nel frattempo insediatasi tra Groenlandia, Islanda e Mar di Norvegia. Si verrebbe così a creare un blocco della circolazione atlantica con l’aria fredda che gradualmente andrebbe a scorrere sul bordo orientale di quest’anticiclone. La traiettoria resta molto incerta: la mappa in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), riferita a GFS, vedrebbe il fiume gelido scorrere verso il Centro Europa, la Francia per poi tuffarsi sulla Spagna. Italia solo ai margini? E’ tutto da vedere, ma di sicuro le termiche previste sono davvero impressionanti su quella che potrebbe essere un’ondata di gelo eccezionale.