La bomba bianca sta arrivando sull’Italia: avremo diversi giorni con la neve, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, ma in seguito anche al Sud. L’evoluzione ciclonica mediterranea, pur diversa dalla precedente ondata di Burian, potrebbe avere risvolti simili al periodo già trascorso: una caterva di neve soprattutto sui versanti centro-settentrionali adriatici. Il freddo sarà davvero notevole e consentirà nevicate anche in pianura e sulle coste, sebbene probabilmente non si raggiungeranno i picchi di gelo estremo toccati nei giorni scorsi.
Questo proiettile battezzato “bomba bianca” è sbarcato nel Continente Europeo dall’Artico Russo ed ha la caratteristica d’essere notevolmente rigido in alta quota, con isoterme a poco più di 5000 metri d’altezza davvero notevoli, fino a -42°C. Questo significa che potrebbero raggiungersi valori di temperatura bassissimi soprattutto in alta montagna, con riferimento alle maggiori cime alpine e dell’Alto Appennino. L’aria che lo costituisce nei bassi strati ha acquisito caratteristiche certamente continentali, ma non possiamo considerarlo come “burian puro”, non essendo sopraggiunto dalle latitudini siberiane.
L’aspetto di maggiore interesse è legato al fatto che la bomba fredda in quota piomberà a tutta velocità sul Mediterraneo, entrando sull’Italia a partire dal Triveneto, ma poi frenerà e tenderà a ruotare su se stessa, sfogando quindi tutta la sua energia e le potenzialità fredde sul Paese. Ecco perché ci attendiamo nevicate persistenti ed una cruda fase invernale, non sarà certo un mordi e fuggi. Addirittura domenica ci attendiamo un’ulteriore iniezione gelida in quota da nord/est che prolungherà ulteriormente la permanenza di un lago freddo, con isoterme fra -36 e -38°C a 5000 metri d’altezza che abbracceranno circa la metà della Penisola.