Il brusco cambiamento delle condizioni meteo ha riguardato per il momento solo le regioni settentrionali, la Toscana, l’Umbria, le Marche ed il Lazio, con un diffuso peggioramento e temperature in progressiva diminuzione. Il Meridione e parte delle centrali adriatiche attendono il peggioramento e sono ancora alle prese con flussi pre-frontali, che hanno portato temperature decisamente elevate con punte di oltre 20° in Puglia, Calabria e Sicilia. Le raffiche di favonio, in discesa dall’Appennino, hanno portato tepore anche sui litorali abruzzesi, con Pescara che ha registrato circa 20 gradi.
La giornata di domenica vedrà l’incursione artica sprofondare verso sud all’assalto di tutta la Penisola, grazie allo spostamento del vortice ciclonico a carattere freddo, coadiuvato da aria artica, verso il Basso Tirreno. Il calo termico in appena 24 ore sarà traumatico, come possiamo intuire dalla mappa sottostante (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) che evidenzia come a circa 1400 metri d’altezza si potranno perdere oltre 10-12 gradi rispetto a quest’oggi. La flessione più accentuata riguarderà il medio versante adriatico: d’altronde in queste aree ci attendiamo nevicate sull’entroterra fino in collina contro la situazione quasi primaverile odierna.