La durata dell’alta pressione non dovrebbe protrarsi oltre la fase centrale della settimana, in quanto nel week-end dovremo fare probabilmente i conti con l’ingresso di una circolazione depressionaria e con aria più fresca in quota. Troppo presto per fare una previsione dettagliata dell’evento, difficile infatti delineare l’entità di una fenomenologia connessa ad una situazione d’instabilità dalle caratteristiche quasi estive.
I primi cenni di cambiamento si avranno a partire dalla giornata di giovedì 14: in questo frangente la presenza di una cellula anticiclonica scandinava determinerà l’affondo di una saccatura verso ovest Europa, ma nel contempo la spinta dell’alta pressione delle Azzorre verso la Penisola Iberica tenderà inevitabilmente a pilotare verso il Mediterraneo Centro-Occidentale l’incursione depressionaria d’estrazione atlantica.
La gobba altopressoria d’estrazione nord-africana, in elevazione da qualche giorno verso il nostro Paese, sarà così costretta a cedere sotto la spinta della saccatura oceanica. Le mappe sfornate dal modello inglese evidenziano la genesi di una ferita ciclonica afro-mediterranea, con il possibile isolamento, fra venerdì e sabato, di un nocciolo depressionario nei pressi della Sardegna.
Il peggioramento dovrebbe in tal modo evidenziarsi in misura più diretta al Centro-Nord, ma resta in ballo anche il Sud, a seconda dell’effettiva penetrazione ciclonica e della traiettoria della ciclogenesi. Il cambiamento risulterà molto evidente rispetto allo scenario attuale, anche dal punto di vista termico considerando il fatto che tale vivace instabilità sarà accentuata proprio dall’apporto di masse d’aria fresche d’origine atlantica.
Quale sarà lo scenario successivo? In base alle ECMWF, già entro l’inizio della prossima settimana l’alta pressione riprenderà quota, mentre l’area ciclonica si porterà molto indebolita verso la Balcanica. Una nuova circolazione depressionaria atlantica metterà radici sull’Ovest Europa e sarà proprio quest’ultima a stimolare la ripresa anticiclonica sul Mediterraneo Centrale.
L’evoluzione proposta dal modello inglese mostra infatti un nuovo promontorio di stampo sub-tropicale, con parecchie similitudini rispetto a quello che sta attualmente dominando con un vero blocco a campana sulle nostre regioni. L’alta pressione riuscirà a proteggere in misura più efficace il Centro-Sud, mentre il Nord sarà esposto alle infiltrazioni sud/occidentali d’aria instabile, prodotte dalla bassa pressione centrata sul Golfo di Biscaglia.
Tale situazione andrebbe avanti fino a metà della prossima settimana (ovvero fino ai canonici 10 giorni di previsione, oltre i quali non si spinge il modello ECMWF) e, nel caso di realizzazione, avrebbe un immediato riflesso sulle temperature, che tornerebbero a descrivere un contesto tipicamente estivo un po’ su tutto il Paese.
In conclusione, quella del week-end potrebbe essere solo una breve tregua rispetto alla prevalenza di domini anticiclonici. Le sortite sempre più frequenti dell’alta pressione sub-tropicale sono un segnale che la stagione estiva è ormai ad un passo e inizia a mostrare i primi segnali, dopo un lunghissimo periodo in cui le alte pressione sono state ben alla larga dal cuore del Mediterraneo.