L’aria fredda che affluisce da est, mossa dal vortice perturbato balcanico, sta generando grosse celle temporalesche a contatto con la superficie più calda del Mar Adriatico. Nell’arco della giornata confermiamo un più severo peggioramento nelle regioni maggiormente esposte al tipo di circolazione in atto: ovvero adriatiche e Sud.
Con l’ausilio del nostro modello ad alta risoluzione, andiamo entità e distribuzione dei fenomeni nell’arco delle 24 ore. Quel che emerge da un primo sguardo, anche distratto, è la portata dei fenomeni che investirà alcune zone e che fa supporre la caduta di violenti nubifragi. Le aree più a rischio dovrebbero essere la fascia settentrionale della Sicilia e la Puglia Garganica. Il rosso, comparato con la scala colorimetrica a lato, suggerisce accumuli tra i 100 e i 150 mm!
Ma pioverà tanto anche su Marche, Abruzzo, Molise, coste pugliesi, bassa Calabria tirrenica e lungo l’intera fascia settentrionale della Sicilia. Ci aspettiamo quantitativi superiori ai 50 mm e che localmente potrebbero raggiungere punte di 70-80 mm. Infine, precipitazioni piuttosto intense coinvolgeranno le aree confinali del Trentino Alto Adige e viste le temperature invernali continueranno a cadere fitte nevicate fin verso i 1200-1300 metri di altitudine.