Detto che ancora per qualche giorno dovremo sopportare dell’instabilità, si guarda con estremo interesse al post maltempo. Da giorni seguiamo le varie uscite modellistiche e ci domandiamo se davvero tornerà l’Alta Pressione e se sì, in che modo e con che convinzione. Se non vi fossero in divenire ulteriori manovre autunnali europee, avremmo risposto che sì, l’Anticiclone avrebbe ripreso vigore regalandoci sprazzi di tarda estate. Questa potrebbe essere una delle soluzioni, è vero, ma le incognite saranno rappresentate dal Vortice Freddo sull’Europa orientale e dalla rediviva Depressione d’Islanda.
Nell’ultima elaborazione del modello matematico americano GFS si evince un trend evolutivo che altro non è che mix di tutti gli elementi barici descritti. L’Anticiclone, ben radicato sull’Europa orientale, dovrebbe estendere una sua propaggine sulle regioni di ponente e in particolare al Nord Italia. Così facendo lascerebbe il fianco un po’ scoperto all’intrusione d’aria fresca dai quadranti orientali e se ciò dovesse accadere dovremo prepararci a nuova instabilità sparsa.
Orientando l’obbiettivo a ovest, come detto c’è la Depressione d’Islanda. Or bene, la vivace attività ciclonica atlantica potrebbe condurre a un affondo perturbato lungo l’asse franco-barico con successivo isolamento di goccia fredda. Ma non è detto che ciò avvenga. A nostro avviso quest’ultima ipotesi, almeno al momento, è la meno battuta e percorribile mentre crediamo più all’intrusione d’aria fresca dai quadranti orientali. Insomma, l’Anticiclone dovrà faticare non poco per resistere agli assalti.